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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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NOI FUTURI MIGRANTI
tura Regionale per l’Orienta-
mento, l’Associazione Peaceful
Coexistence ONLUS, gli istituti
scolastici di Monfalcone (scuole
dell’infanzia e secondarie di
primo grado).
LE AZIONI
PROGETTUALI:
PIANIFICAZIONE VS.
IMPLEMENTAZIONE
Con tale progetto l’Ente locale si
è quindi proposto di dare rispo-
ste al fenomeno migratorio, per-
mettendo ai nuovi arrivati di
sentirsi accolti nella comunità
locale e ai residenti di superare
istintivi vissuti di disagio e insi-
curezza, attraverso tre direttici
strategiche quali: 1.
Stare bene a
scuola
; 2.
Trovare la propria strada
;
3.
Promuovere l’integrazione delle
famiglie
.
Per alcune delle azioni citate
viene riportata la discrepanza
tra la fase di progettazione e
quella di implementazione. Per
la realizzazione del progetto,
infatti, si è adottato un approc-
cio partecipato con gli attori
coinvolti, che ha inevitabilmen-
te portato ad una continua ride-
finizione delle azioni svolte.
Fermo restanti gli obiettivi, che
erano stati concordati fin dall’i-
nizio tra tutti i soggetti, sono
state invece adattate le azioni
per andare incontro alle esigen-
ze dei diversi attori. Per questo
motivo si rilevano delle discre-
panze tra ciò che era stato previ-
sto nella prima fase, ciò che è
stato effettivamente fatto e ciò
che è poi stato inserito nella
seconda fase del progetto.
1. Stare bene a scuola
:
coordina-
mento delle risorse informative pre-
senti sul territorio.
Nella prima
fase si era ipotizzato di realizza-
re tale coordinamento attraver-
so la creazione di un centro di
documentazione sulle proble-
matiche relative all’accoglienza
e all’integrazione degli studenti
immigrati: questa azione è poi
sembrata tuttavia eccessivamen-
te onerosa rispetto alle risorse di
tempo e di soldi disponibili.
Inoltre si era rilevata una parzia-
le sovrapposizione di questa
azione con le banche dati già
realizzate nell’ambito di altri
progetti regionali. Nella secon-
da fase si è quindi deciso di
limitare la raccolta dati, pensan-
do alla creazione di strumenti
informativi centrati piuttosto
sulle metodologie di intervento
nei contesti ad alta immigrazio-
ne e sulla realtà monfalconese,
in un’ottica di genere;
2. Trovare la propria strada: poten-
ziamento delle risorse umane e
degli strumenti di orientamento
scolastico, mirati al sostegno degli
studenti immigrati.
Con questo
progetto si era inteso avviare
una collaborazione con la Strut-
tura Regionale per l’Orientamen-
to e con gli insegnanti, al fine di
mettere a disposizione degli isti-
tuti scolastici e degli sportelli
per gli immigrati già presenti
sul territorio una rosa di profes-
sionisti che potessero risponde-
re in modo tempestivo e coordi-
nato alle richieste locali, ma
anche realizzare percorsi di
orientamento di gruppo e indi-
viduali, avvalendosi di stru-
menti di rilevazione degli inte-
ressi e delle competenze propri
del minore immigrato. Non
c’era poi stato il tempo, nella
prima fase del progetto, per la
realizzazione di questa azione:
mancava soprattutto un’ade-
guata conoscenza delle esigenze
dei partner e delle famiglie,
lacuna che si è dovuta colmare
prima di poter procedere a que-
sta seconda azione, che è stata
quindi l’intervento principale
della seconda fase e che verrà
meglio specificata in seguito.
3.
Promuovere l’integrazione delle
famiglie: potenziamento delle ini-
ziative di integrazione delle fami-
glie immigrate con la popolazione
monfalconese.
Accanto all’inte-
grazione scolastica dei minori,
era emersa come esigenza prio-
ritaria dei diversi partner quella
di coinvolgere attivamente e fat-
tivamente le famiglie dei minori
a maggiore rischio di dispersione
scolastica, soprattutto le mamme,
al fine di progettare azioni che
potessero migliorarne la fiducia
nei confronti delle istituzioni e
dei servizi e la qualità della vita.
Per favorire l’integrazione di
queste famiglie si intendeva,
nella prima fase, rilevare le
caratteristiche del loro progetto
migratorio, le loro condizioni
lavorative attuali e le loro aspet-
tative future, oltre che far cono-
scere alle famiglie immigrate le
opportunità e i servizi offerti dal
territorio. Per farlo, sono stati
realizzati, distribuiti e raccolti
dei questionari, tradotti in di-
verse lingue e presentati nel
corso di incontri dedicati a sin-
gole etnie. Nella seconda fase,
attraverso la collaborazione di
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