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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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AL SERVIZIO DELL’ORIENTAMENTO
prio profilo di apprendimento e
di atteggiamento per riappro-
priarsi della opportunità di misu-
rare il proprio grado di soddisfa-
zione e di avvalersi, eventual-
mente, della possibilità di modifi-
cazione di entrambe.
Gli alunni, abituati alla conversa-
zione come spazio e strumento
di apertura, conoscenza e con-
fronto, hanno visto rispettati
tempi e modi di riflessione indivi-
duale oltre ad avere la possibili-
tà immediata di socializzare,
condividere e criticare le scelte
effettuate. In classe, a fornire lo
spunto di partenza, è stato
Pallino - studente primino, ovvero
la raffigurazione di quello spe-
ciale e ideale studente che rac-
chiude in sé le massime ambizio-
ni e aspirazioni a cui, come è poi
risultato, tendono effettivamente
gli sforzi di molti studenti.
Pallino diventa anche la rappre-
sentazione dello studente reale
quando gli vengono attribuite
caratteristiche positive e aspetti
che possono essere migliorati. Gli
alunni, tramite le loro scelte, si sono
dimostrati coerenti rispetto alla
propria situazione e hanno evi-
denziato, ciascuno nella propria
unicità, come nella vita scolastica
di ogni giorno, non sempre è così
facile o scontato dare il massimo.
Le schede di supporto sulle quali
gli alunni hanno potuto operare,
permettono di registrare nero su
bianco le proprie scelte, di guar-
darsi attorno trovandosi a volte
accomunati ai coetanei o di
diventare anche modello per gli
altri.
Il confronto di gruppo prevede
la “costruzione” del Pallino di
classe che riassume in sé una
sorta di
contratto di cambia-
mento personale e collettivo
;
questa fase del percorso si è
svolta, come le precedenti, in un
clima di riflessione, ascolto e dia-
logo costruttivo.
L’elemento distintivo di questi
momenti forti è soprattutto quel-
lo di essere attività avalutative, il
che riporta tutto ad una dimen-
sione in cui cadono i condizio-
namenti reciproci e gli studenti
possono fruire, senza filtri e corre-
zioni, di un modo diverso di esse-
re mediati dall’adulto e di rela-
zionarsi rallentando i ritmi e
cominciando a chiedersi:
“Ma
io, chi sono
?”
Attualmente il progetto Orienta-
Maria mentre legge una cartolina, Udine (1910 circa)
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