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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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presenza dei minori extracomu-
nitari nella città di Pordenone.
Il secondo
cluster
dei progetti si
contraddistingue da ogni altro
principalmente per l’attenzione
dedicata alle iniziative finaliz-
zate alla ‘Prima accoglienza del-
l’immigrato’, alla ricerca di
alloggio e ad assicurare allo
stesso le prime necessità, in ter-
mini di pasti ed igiene. In gene-
re fanno parte di questa catego-
ria i progetti per l’accoglimento
dei minori stranieri non accom-
pagnati extracomunitari, i pro-
getti di accoglienza dei cittadini
richiedenti asilo e rifugiati, e le
iniziative per facilitare il ricon-
giungimento familiare. Il tutto
viene accompagnato solitamen-
te dalla presenza del mediatore
linguistico-culturale e dalla strut-
turazione di attività anche di tipo
ricreativo per i giovani, con il
supporto di operatori apposita-
mente preparati.
Il contatto diretto con le fami-
glie dei giovani immigrati e i ser-
vizi di informazione e accom-
pagnamento contraddistinguo-
no i progetti del terzo raggrup-
pamento, che definiamo quindi
‘
cluster
delle iniziative per l’ac-
compagnamento dei giovani im-
migrati durante il percorso sco-
lastico e per agevolare il contat-
to diretto con le loro famiglie’.
Fanno parte di questa categoria
iniziative quali gli ‘Sportelli
Scuola-Famiglia’ della Regione
Friuli Venezia Giulia, attivati su
tutto il territorio regionale, ma
anche alcune iniziative che rien-
trano nel più vasto progetto
‘Star bene studiando bene’ della
Direzione centrale istruzione,
cultura, sport e pace - Regione
FVG, aventi come obiettivo
principale la prevenzione e/o il
recupero del disagio psicosocia-
le dei giovani studenti attraver-
so il dialogo tra diversità, all’in-
terno della scuola, grazie ad
attività di educazione intercul-
turale e ad una rete di collabora-
zione tra insegnanti, genitori e
servizi territoriali.
Anche il 70% dei progetti S.A.M.
- ‘Stranieri, accoglienza e Media-
zione’ - dell’Ufficio scolastico re-
gionale per il FVG e della Strut-
tura stabile per gli immigrati
della Regione FVG confluiscono
in tale
cluster
e si caratterizzano,
quindi, se confrontati con la tota-
lità dei progetti presi in esame,
per iniziative che introducono
come metodologie di intervento
proprio il contatto diretto con le
famiglie dei giovani immigrati e
i servizi di informazione e di
accompagnamento.
La collaborazione tra enti e il
lavoro di rete in genere, nonché
iniziative quali seminari e con-
vegni per l’aggiornamento de-
gli operatori, tramite anche la
condivisione di buone prassi,
vanno a costituire la peculiarità
del quarto
cluster
dei progetti,
che è stato nominato ‘Lavoro di
rete e iniziative per la forma-
zione degli operatori’. Rispon-
dono a questo ambito di inter-
vento iniziative quali il proget-
to ‘Passepartout’ della Provin-
cia di Gorizia, ma anche ‘Man-
di Mandi Mari Mari’ del Co-
mune di Aviano, solo per citar-
ne alcuni, i quali si contraddi-
stinguono per l’attenzione ri-
posta nella condivisione con la
rete dei soggetti pubblici e pri-
vati del settore (sia locali che
nazionali e, in alcuni casi, an-
che internazionali) e nella mes-
sa in comune di dati e informa-
zioni sul fenomeno, anche al
fine di promuovere forme di
collaborazione per l’elaborazio-
ne di strumenti utili per avan-
zare proposte di intervento
innovative e definire possibili
nuovi orientamenti. Si tratta di
iniziative che, in genere, punta-
no sulla formazione del corpo
docente e degli operatori e dei
volontari del settore, tramite la
realizzazione di specifici semi-
nari e convegni o iniziative for-
mativo-laboratoriali per la con-
divisione delle buone prassi e
la divulgazione delle metodo-
logie impiegate per agevolare il
processo di integrazione.
LA METODOLOGIA
PROGETTUALE
Entrando nel dettaglio della me-
todologia impiegata nei diversi
progetti considerati, si rileva che
il 57% dei progetti introduce la fi-
gura del
mediatore linguistico-cul-
turale
o, nel caso specifico in cui il
progetto riguardi la scuola, del
mediatore linguistico in classe.
Questa figura risulterebbe di
supporto all’inserimento dei gio-
vani nel nuovo contesto socio-
culturale e li aiuterebbe a supe-
rare le inevitabili difficoltà lin-
guistiche. Il 41% delle iniziative,
inoltre, punta sull’
alfabetizzazione
del giovane immigrato, in alcuni
casi grazie anche all’istituzione
di appositi centri di alfabetizza-
zione.
Orientamento e Società