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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Quando la scuola avverte la neces-
sita di stendere un “
Protocollo
d´Accoglienza
” vuol dire che ha
acquisito la consapevolezza che è
necessario intervenire in modo si-
stematico e predeterminato in rela-
zione all´inserimento degli alunni
stranieri. Nelle scuole del territorio
della Regione FVG numerosi sono
gli studenti che provengono da
Paesi stranieri, con maggiore per-
centuale di presenza in alcune zone
rispetto ad altre. Quindi, l´iscrizio-
ne di alunni immigrati non è più
un dato eccezionale ed occasionale,
ma costituisce una realtà consolida-
ta, per quanto variabile nelle sue
dimensioni e caratteristiche. Prepa-
rarsi ad accogliere gli alunni stra-
nieri, portatori di viaggi, storie,
progetti e condizioni di vita diffe-
renti che hanno lingue, apparte-
nenze, riferimenti culturali e reli-
giosi propri non significa preoccu-
parsi solo per loro, ma cercare di
rispondere alle esigenze di tutti. La
diversità è una potenziale risorsa
per l´innovazione, visto che dà vita
a nuove esperienze e significati cul-
turali. La spinta al cambiamento
non deriva solamente da riflessioni
pedagogiche, ma scaturisce da
dinamiche reali, pressanti e coin-
volgenti: la scuola viene chiamata a
misurarsi con culture differenti,
con atteggiamenti nuovi, con inte-
razioni non sperimentate prima,
con sistemi diversi di valori.
Quindi, riconoscendo la specificità
dei bisogni ed agendo nella cornice
culturale di un modello scolastico
integrativo e interculturale valoriz-
zante le diversità culturali, la scuo-
la deve dotarsi di una progettualità
adeguata che consenta di gestire
un´accoglienza efficace e compe-
tente e il progetto deve individuare
dispositivi e percorsi non rigidi e
burocratici, ma flessibili ed operati-
vi, pronti ad essere attivati in caso
di necessità.
Oltre a queste motivazioni di carat-
tere pedagogico e socio-relazionale,
non bisogna dimenticare che la
normativa stessa richiede di acco-
gliere ed inserire gli alunni stranie-
ri dando loro pari opportunità. Gli
alunni stranieri hanno il diritto di
essere accolti e inseriti nella scuola
di tutti (art.14 del R.D. 4 maggio
1925, Costituzione, Dichiarazione
dei diritti del fanciullo proclamata
dall´ONU...); la L. 40/98, precisa-
mente all´art. 36, ribadisce non solo
il diritto alla scuola per tutti, ma
l´obbligo all´inserimento scolastico
dei minori stranieri presenti nel ter-
ritorio.
EDUCAZIONE
INTERCULTURALE
(ART.36 alcuni stralci)
1) I minori stranieri presenti sul
territorio sono soggetti all’obbli-
go scolastico; ad essi si applicano
tutte le disposizioni vigenti in
materia di diritto all’istruzione,
di accesso ai servizi educativi, di
partecipazione alla vita della
comunità scolastica.
2) L’effettività del diritto allo stu-
dio é garantita dallo Stato, dalle
Regioni e dagli enti locali anche
mediante l’attivazione di apposi-
ti corsi ed iniziative per l’appren-
dimento della lingua italiana.
3) La comunità scolastica accoglie
le differenze linguistiche e cultu-
rali come valore da porre a fon-
damento del rispetto reciproco,
dello scambio tra le culture e
della tolleranza; a tale fine pro-
muove e favorisce iniziative volte
all’accoglienza, alla tutela della
cultura e della lingua d’origine e
alla realizzazione di attività inter-
culturali comuni
.
4) Le iniziative e le attività di cui
al comma 3 sono realizzate sulla
base di una rilevazione dei biso-
gni locali e di una programma-
zione territoriale integrata, anche
in convenzione con le associazio-
ni degli stranieri, con le rappre-
sentanze diplomatiche o consola-
ri dei Paesi di appartenenza e con
le organizzazioni di volontariato.
7) Con regolamento adottato ai
sensi dell’articolo 17, comma 1,
della legge 23 agosto 1988, n. 400,
sono dettate le disposizioni di
attuazione del presente capo, con
specifica indicazione:
a. corsi di formazione ed ag-
giornamento del personale
ispettivo, direttivo e docente
delle scuole di ogni ordine e
grado e dei criteri per l’adat-
tamento dei programmi di
insegnamento;
b. dei criteri per il riconosci-
mento dei titoli di studio e
degli studi effettuati nei pae-
Inf orma
IL
PROTOCOLLO
DI
ACCOGLIENZA
DEGLI ALUNNI
STRANIERI