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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
Spazio aperto
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l’Ufficio quando si rivolge al de-
cisore politico, al legislatore, a chi
ha la responsabilità dell’alloca-
zione delle risorse.
Purtroppo ancora non viene per-
cepito il valore di una spesa
sociale strategicamente orientata
quale investimento preventivo, la
cui valutazione di impatto non
può avere caratteristiche di breve
periodo; essa viene percepita e
spesso gestita solo come dimen-
sione assistenziale obbligata,
spesso ideologicamente sofferta,
della spesa pubblica.
È evidente una tendenza a rileva-
re precoci situazioni di disagio.
L’età delle segnalazioni, infatti, è
in costante diminuzione. Quasi il
20% dei casi coinvolge bambini
entro i primi 3 anni di vita ed il
13,2% è al di sotto del primo
anno. Per altro verso sempre più
spesso ci si trova ad avere a che
fare con nuclei con più figli e,
dunque, con situazioni assai pro-
blematiche anche alle volte com-
plicate da aspetti puramente ma-
eriali.
Il tipo d’intervento previsto ed
attuato nell’ambito dell’istituto
concerne
attività di carattere pro-
mozionale ed attività di garanzia
.
L’attività di promozione, peculia-
rità esclusiva di questo Ufficio
rispetto ad altri Istituti di garan-
zia, si è espressa nel 2004 nella
realizzazione di progetti formati-
vi destinati ad operatori dei ser-
vizi della scuola. Di particolare
rilievo quello di formazione giu-
ridica sul principio di responsa-
bilità che ha coinvolto oltre 500
operatori, il progetto di consulen-
za informatica, il percorso di sen-
sibilizzazione sulla mediazione
familiare, il progetto “Adolescen-
ti a rischio”, la collana editoriale
“Un metro o poco più”, il conve-
gno nazionale sui diritti dei bam-
bini e delle bambine per fare il
punto della situazione sulle espe-
rienze di tutela e promozione
attuate, ed in fase d’avvio nel ter-
ritorio regionale, il progetto di
promozione dei Consiglio Comu-
nale dei Ragazzi (organismi di
partecipazione democratica per i
minori).
L’attività di garanzia viene esple-
tata dal Tutore mediante l’espres-
sione dei pareri sui progetti di
legge o provvedimenti ammini-
strativi della Regione concernen-
ti i minori, e la segnalazione alle
autorità ovvero alla magistratu-
ra.
L’Ufficio attribuisce una partico-
lare
importanza
all’espressione
dei pareri, in quanto i poteri legi-
slativi oggi afferenti al Consiglio
regionale, considerato lo statuto
di specialità vigente e la riforma
del titolo V della Costituzione,
sono assai ampi ed incisivi sulla
qualità effettiva dei diritti godibi-
li dal cittadino. I pareri espressi
quest’anno dal tutore hanno
riguardato vari ambiti di rilievo
quali la stesura del nuovo statuto
di autonomia della regione Friuli
Venezia Giulia, le norme per l’ac-
coglienza e l’integrazione sociale
delle cittadine e dei cittadini stra-
nieri immigrati, gli obblighi di
vigilanza degli operatori scolasti-
ci, i problemi amministrativi rela-
tivi ai minori stranieri non
accompagnati, ambito di inter-
vento oggi di scottante attualità
ed emergenza ed altri ancora qui
non riassumibili.
Per rendere efficace tale funzione
dell’autority si ribadisce la neces-
sità che la richiesta di parere ven-
ga sempre formalizzata da parte
dell’ufficio o dell’organo richie-
dente, in modo che l’espletamen-
to della funzione di tutela dei su-
periori interessi del fanciullo non
rimanga solo ed esclusivamente
affermazione di principio espres-
samente prevista nella conven-
zione internazionale dei diritti
dell’infanzia del 1989 ma che, al
contrario, diventi strumento con-
creto ed efficace di amministra-
zione attiva nella nostra realtà
regionale.
La carenza normativa evidenzia-
ta nella relazione 2004, a cui le
proposte formulate porrebbero
un accettabile rimedio in assenza
di una legge nazionale di settore,
rende urgente una riforma che
dia dimensione organica all’isti-
tuto.
La proposta non è finalizzata ad
un allargamento degli spazi di
intervento, ovvero ad un poten-
ziamento dell’Ufficio teso a farne
un potere concorrente con altri
della Amministrazione; si tratta
in realtà del tentativo di definire
bene i limiti e gli ambiti dell’in-
tervento del Garante al fine di
rendere meno aleatorio il suo
intervento e più incisiva la azione
di garanzia. Esigenze queste
segnalate dai cittadini e dai servi-
zi che si rivolgono a noi costante-
mente.
Tra le azioni progettuali dell’atti-
vità per il 2005, frutto del lavoro
svolto dall’ufficio nel corso del
2004 ed approvate dal Consiglio
Regionale, emerge la concretezza
di un progetto fondamentale per
fronteggiare le problematiche se-
gnalate all’Ufficio dagli operatori
sociali stessi e dalla casistica indi-
viduale.
L’istituto utilizzerà lo schema pre-
visto nell’attribuzione dei compiti
dell’ufficio dalla legge regionale
istitutiva L.R. 49/93 e succ. mod.