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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
26
LE ATTIVITÁ DEL 2004
La relazione annuale presentata
dall’Ufficio di cui sono responsa-
bile assieme alle mie collaboratri-
ci, apre una prospettiva d’osser-
vazione particolare sul mondo
dei bambini e degli adolescenti in
regione e propone una riforma
legislativa essenziale per rendere
effettiva la difesa dei diritti e la
garanzia del cittadino ed al citta-
dino la certezza sui modi in cui
questo istituto di garanzia opera.
Nella panoramica dei disagi in-
fantili le problematiche segnalate
all’Ufficio sono di norma quelle
di maggiore complessità nelle qua-
li di fatto manca un’ordinaria pra-
tica ed esperienza degli operatori.
L’alta percentuale di casi rien-
tranti nella voce “Disagio fami-
liare” in tutte le quattro Province
(Trieste, Udine, Pordenone, Go-
rizia) può sembrare scontata ma
la sua criticità è evidente. Essa
infatti può rivelare qualche diffi-
coltà da parte delle istituzioni
competenti a farsi carico e/o ge-
stire determinati casi per motivi
che possono essere diversi tra lo-
ro (scarsa competenza giuridica o
di competenze professionali spe-
cifiche, difficoltà di relazione fra
servizi, blocchi burocratici da
parte di altri livelli istituzionali).
Anche la voce che riguarda i
“problemi giuridici legati alla
gestione dei minori stranieri” è
degna di nota più di quanto indi-
chi il dato di frequenza, per la
sua potenziale crescita e per il
tipo e la quantità di richieste
all’Ufficio di maggiori informa-
zioni, delucidazioni per quanto
riguarda la competenza e le fun-
zioni dei vari Enti in tale ambito.
Questa attività costante di consu-
lenza testimonia la rilevanza che
l’argomento comporta.
I problemi riuniti nella categoria
“Altro” comprendono situazioni
non collocabili pienamente nelle
categorie previste, tra cui situa-
zioni legate alla violazione della
privacy, gestione dei problemi di
salute del minore in ambito sco-
lastico, difficoltà di accettazione
alla scuola dell’obbligo causa
conflitti familiari.
Altri settori attualmente privi di
casistica possono indicare un’a-
zione sul territorio più efficace da
parte di tutti gli attori competen-
ti o forse, semplicemente, di più
facile gestione grazie a collabora-
zioni e iter procedurali già col-
laudati da tempo.
I limiti strutturali all’intervento
sociale sono ben presenti all’at-
tenzione dell’Istituto di Garanzia
che rappresento in qualità di
Tutore Pubblico e sono costante-
mente evidenziati da parte del-
TIPOLOGIA DELLE SEGNALAZIONI
Handicap
1%
Istutizionalizza
zione
1%
Disagio
psicologico
0%
Affido
9%
Adoz.
nazionali
1%
Adoz.
internazionali
4%
Disagio
familiare
62%
Comportamen
ti a rischio
0%
Altro
7%
Disagio
scolastico
3%
Probl. giuridici
minori stranieri
12%
Disagio familiare
Disagio scolastico
Adoz. internazionali
Adoz. nazionali
Affido
Comportamenti a rischio
Disagio psicologico
Istutizionalizzazione
Handicap
Probl. giuridici minori stranieri
Altro
Spazio aperto
LE ATTIVITÀ
PER I MINORI
NUOVI PROGETTI
PER I FUTURI TUTORI
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