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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
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zio di orientamento a distanza
bidirezionale (i servizi a distanza
sono stati considerati esistenti so-
lo quando la loro presenza è chia-
ramente dichiarata. La semplice
collocazione sul sito dell’indiriz-
zo e-mail o del numero di telefo-
no dello sportello non è stata con-
siderata sufficiente per carat-
terizzare un servizio a distanza).
Anche Offer e colleghi (Offer
et
al.
, 2001: 6), nella loro ricerca sui
servizi di orientamento delle uni-
versità britanniche segnalano
come internet sia quasi ovunque
ancora utilizzato in maniera con-
servatrice; mancano servizi a
distanza e i siti web sono impie-
gati soprattutto per fornire infor-
mazioni generiche e promuovere
i servizi ordinari.
Vale la pena di interrogarsi sui
motivi del ritardo. Sembra che le
potenzialità di internet per il
momento siano sfruttate soprat-
tutto a livello di singoli operatori
e fintanto che non richiedono
cambiamenti organizzativi. L’e-
rogazione di servizi a distanza
personalizzati, diversamente dal-
l’utilizzo da parte degli operatori
di informazioni presenti sul web,
richiede infatti la ristrutturazione
dei servizi e delle modalità orga-
nizzative esistenti (così anche
Offer
et al.
, 2001: 11). Per questo
motivo l’utilizzo di internet nel-
l’orientamento è avvenuto finora
‘dal basso’, per scelta degli ope-
ratori che ne hanno scoperto le
potenzialità una volta connessi,
ma senza alcun disegno strategi-
co da parte delle organizzazioni
che li impiegano. Se paradossal-
mente da domani internet non
fosse più disponibile si avrebbero
effetti rilevanti sulla qualità delle
informazioni fornite dagli opera-
tori, ma assai più limitati sulle
modalità di erogazione dei servi-
zi.
I motivi del mancato utilizzo
delle possibilità offerte da inter-
net nei servizi di orientamento
sono a nostro avviso soprattutto
culturali (del resto a motivi cultu-
rali si deve anche il ritardo nel-
l’utilizzo delle helpline telefoni-
che secondo Watts, Dernt, 2002:
18-19). L’assenza di visione stra-
tegica dipende non tanto dalla
mancanza di fondi o attrezzature,
quanto piuttosto dalla mancanza
di ricerche sulla possibile struttu-
razione dei servizi e di esempi di
buone pratiche. Senza riflettere
sulle potenzialità dello strumen-
to la piena integrazione di inter-
net all’interno dei servizi di o-
rientamento rischia di essere vi-
sta solo come un problema ag-
giuntivo.
■
NOTE
1) La ricerca è stata pubblicata nel
volume
Una rivoluzione silenziosa.
L’impatto di internet sugli operatori e
sui servizi di orientamento.
Il volu-
me, a cui rimando per integrazioni
e approfondimenti, è stato pubbli-
cato in edizione digitale da
Edizioni Sonda ed è liberamente
scaricabile da un link contenuto
nella prima pagina del sito
■
BIBLIOGRAFIA
Evangelista L. (1999), “
Internet
per l’orientamento: quali modalità di
utilizzo e quali integrazioni possibili
coi servizi esistenti
”, Professiona-
lità, giugno 1999.
Evangelista L. (2004),
Una rivolu-
zione silenziosa. L’impatto di inter-
net sugli operatori e i servizi di
orientamento
, Edizioni Sonda,
Casale Monferrato, reperibile
in formato digitale da un link
collocato nella prima pagina di
.
Offer M. (2001),
The Discourse of
the Labour Market
, in Gothard B.,
Mignot P., Offer M., Ruff M.,
Careers Guidance in Context
, SA-
GE Publications, London-Thou-
sand Oacks-New Delhi.
Offer M., Sampson J.P., Watts
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nology and the future
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chester.
Watts A.G., Dernt G. (2002), “’
Let
your fingers do the walking’: the use
of telephone helplines in career infor-
mation and guidance
”, British
Journal of Guidance & Coun-
selling
,
Vol.30, n.1., 2002.
Leonardo Evangelista
Presidente di ASSIPRO
Associazione Italiana
Professionisti dell'Orientamento
Orientamento e società