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Federico Batini e Gloria Capecchi (a cura di )
STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE
Metodi, giochi e attività per l’empowerment
individuale e lo sviluppo locale
72
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
Libri • la recensione
26
La società occidentale si sta sem-
pre più indebolendo! Il motivo
risale al fatto che la democrazia
sta assumendo forme indefinite e
ambigue, proporzionalmente al
bisogno da parte dei cittadini di
partecipare attivamente alle deci-
sioni che li riguardano.
Nel presente volume gli autori,
partendo dall’assunto che solo
agendo sulle piccole comunità
locali (ad esempio affrontando
problemi di marginalizzazione
all’interno di gruppi ristretti di
una comunità) e sui singoli si
potranno ottenere dei cambia-
menti allargati successivamente
all’intera umanità, introducono il
concetto di
empowerment
inteso
come quel processo che permette
di aumentare il proprio controllo
personale e la consapevolezza di
“potere” rispetto alla propria vita
e alle proprie scelte.
E proprio sulla base dell’obietti-
vo di conferire alla democrazia
un valore partecipativo (anziché
rappresentativo), essi hanno pen-
sato di offrirci una serie di “stru-
menti per la partecipazione” nel-
l’ottica di far lavorare sinergica-
mente cittadini, esperti ed enti
locali, questi ultimi visti non
tanto come luoghi di amministra-
zione burocratica quanto come
laboratori per la partecipazione
collettiva per i processi di pianifi-
cazione e programmazione.
Il volume si struttura in due
parti: la prima sezione raccoglie
tutti gli strumenti che riguardano
l’empowerment per i soggetti,
mentre la seconda si rivolge es-
senzialmente alle comunità. Se-
guendo le tappe proposte dagli
autori, il lettore avrà la sensazio-
ne di poter riconquistare con
alcune strategie (strumenti) d’in-
tervento non ancora del tutto
note, proposte da diversi approc-
ci teorici, un riconoscimento da
parte degli altri delle proprie
capacità e risorse da integrare
assieme a quelle già disponibili
per un miglioramento della pro-
pria vita e della società.
Viene così proposto il
brainstor-
ming
come tecnica da utilizzare
all’interno di un gruppo di perso-
ne, che promuove in assoluta
libertà la produzione (associazio-
ne libera) di nuove idee e propo-
ste per la soluzione di uno speci-
fico problema, attenendosi all’u-
nica regola di non giudicare né
criticare. Si ha pertanto una pri-
ma fase di produzione, a cui se-
gue una seconda fase di selezione
delle idee più interessanti, per
terminare con la scelta più appro-
priata a quella specifica area d’in-
teresse. In stretta connessione
con tutte le tecniche qui citate
viene successivamente presenta-
ta la
tecnica dell’ascolto
.
Quante sono le volte in cui anzi-
ché ascoltare si sente solamente?
La comprensione, infatti, viene
ritenuta da psicoterapeuti e psi-
cologi umanisti un processo
strettamente collegato all’accetta-
zione dell’altro; comprendere
significa riuscire a condividere
empaticamente le sensazioni del-
l’interlocutore (
Mi prenderanno al
colloquio?
) in modo da restituir-
gliele decodificate (
Sei preoccupa-
to che non ti prendano al colloquio
).
In questo modo le persone ven-
gono viste non come contenitori
da riempire, ma come soggetti
autonomi coi quali stabilire rap-
porti di reciprocità.
La tecnica dell’
Open space techno-
logy
(OST) utilizzata per poten-
ziare l’autostima, la soddisfazio-
ne, la qualità di vita e la creatività
del singolo, permette di innalzare
il livello di consapevolezza del
proprio bisogno di conoscere, di
raggiungere il concetto di Sé
come persone responsabili delle
proprie decisioni per gestirsi
autonomamente a seconda delle
proprie necessità. Esso si svilup-
pa attraverso conferenze, semi-
nari e workshop, secondo una
logica
bottom up
. I principi guida
sono i seguenti:
- disporre di uno
spazio libero
entro il quale i partecipanti non
seguono un programma struttu-
rato ma stilato al momento;
- ruotare attorno al concetto di
empowerment
, delegando ai sog-
getti stessi il “potere” di definire
e circoscrivere il tema da affron-
tare.
Un altro strumento volto sempre
alla promozione dei processi di
autoriflessione ed analisi è lo
Studio di casi
classificato come
metodo attivo che tenta di simu-
lare una situazione reale attraver-
so un lavoro di problem-solving,
Erickson, Trento, 2005
pp. 261,
e
18,00
1...,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71 73,74,75,76,77,78
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