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          QUADERNI
        
        
          DI
        
        
          ORIENTAMENTO
        
        
          ■
        
        
          26
        
        
          Orientamento e scuola
        
        
          Franco De Marchi
        
        
          Dirigente scolastico
        
        
          Istituto Superiore “G. Carducci”
        
        
          Trieste
        
        
          vedimenti emanati abbiano potu-
        
        
          to essere effettivamente applicati
        
        
          e produrre gli effetti promessi a
        
        
          causa di risorse non sempre ade-
        
        
          guate. Per risorse non intendo
        
        
          semplicemente i finanziamenti,
        
        
          ma anche e soprattutto le risorse
        
        
          umane. Quanto i docenti, tutti in-
        
        
          tendo, non il solito manipolo di
        
        
          volonterosi, si aggiornano per a-
        
        
          deguare le metodologie didatti-
        
        
          che, le modalità di fare program-
        
        
          mazione, i criteri di valutazione,
        
        
          la valutazione formativa e orien-
        
        
          tativa, gli stili comunicativi, le
        
        
          tecniche per suscitare coinvolgi-
        
        
          mento, motivazione e partecipa-
        
        
          zione negli alunni? Come è possi-
        
        
          bile fare una programmazione
        
        
          personalizzata che tenga conto
        
        
          delle caratteristiche di ogni alun-
        
        
          no, perché non si disperda, per
        
        
          garantirne il successo formativo
        
        
          nell’ottica dell’orientamento, per
        
        
          coinvolgerlo nelle scelte che lo
        
        
          riguardano, una programmazio-
        
        
          ne che preveda obiettivi di orien-
        
        
          tamento all’interno delle singole
        
        
          discipline, responsabilizzando
        
        
          tutti i docenti, senza che resti let-
        
        
          tera morta? Per fare bene tutto
        
        
          questo e per effettuare i necessari
        
        
          monitoraggi e verifiche occorre
        
        
          tempo, un tempo ben superiore a
        
        
          quello attualmente previsto dal
        
        
          contratto di lavoro per le riunioni
        
        
          dei consigli di classe: un tempo,
        
        
          assieme a quello da dedicare alla
        
        
          formazione in servizio, il cui rico-
        
        
          noscimento si impone se si vuole
        
        
          una scuola al passo con i tempi e
        
        
          in grado di rispondere alle com-
        
        
          plesse richieste sociali.
        
        
          Infine, sullo sfondo di tutti i
        
        
          provvedimenti e delle riforme,
        
        
          esiste una teoria dell’orientamen-
        
        
          to o si è trattato finora di inter-
        
        
          venti costruiti di necessità, con
        
        
          buon senso, uno di seguito all’al-
        
        
          tro, ma senza un preciso disegno
        
        
          teorico in grado di amalgamarli
        
        
          strutturalmente così da stabilirne
        
        
          più precisamente le finalità e
        
        
          armonizzarne le azioni da parte
        
        
          dei diversi enti, istituzioni, sog-
        
        
          getti che a vario titolo se ne occu-
        
        
          pano? Personalmente credo che
        
        
          su questo punto fondamentale ci
        
        
          sia molto lavoro da fare per non
        
        
          rischiare di fallire l’obiettivo di
        
        
          sviluppare nel soggetto-alunno,
        
        
          nel rispetto della sua individuale
        
        
          unicità, mediante una costruzio-
        
        
          ne interiore pienamente rispetto-
        
        
          sa della sua personalità, quelle
        
        
          abilità ad orientarsi autonoma-
        
        
          mente e ad assumere decisioni
        
        
          responsabili inerenti alla forma-
        
        
          zione, alla famiglia, al lavoro, alla
        
        
          partecipazione sociale, nei diver-
        
        
          si momenti e contesti della vita.
        
        
          Anzil,
        
        
          
            Viaggio assieme a Cristo,
          
        
        
          olio su tavola, 1973.