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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO E SCUOLA
che si fa a scuola, anche le attività
complementari e integrative, as-
sume piena valenza formativa,
degna del sistema scolastico e
infatti nella Direttiva 133/96 si
dichiara che queste iniziative si
inseriscono negli obiettivi forma-
tivi delle scuole e la partecipazio-
ne ad esse può essere tenuta pre-
sente dal consiglio di classe ai fini
della valutazione complessiva
dello studente. Nell’allegato alla
Direttiva ministeriale n. 58/feb-
braio 96 sul ruolo dell’educazio-
ne e della scuola nella società o-
dierna si legge che
queste iniziati-
ve non sono altra cosa rispetto ai
programmi vigenti, ma altro modo di
affrontarli
. Tali attività devono tra
l’altro favorire lo sviluppo delle
attitudini e delle capacità di con-
tinuare ad apprendere, di ade-
guarsi al cambiamento e di met-
tersi continuamente in discussio-
ne. Un punto questo, sulla forma-
zione permanente, che troverà
particolare sviluppo e approfon-
dimento da parte del consiglio
europeo nel memorandum di
Lisbona del marzo 2000 in cui si
afferma che l’Europa è indiscu-
tibilmente entrata nell’era della
conoscenza e che l’istruzione e la
formazione, formale e informale,
necessitano di investimento nelle
risorse umane per rendere priori-
taria la più importante risorsa
dell’Europa: la sua gente.
Secondo il DPR 567/96 le scuole
si devono coordinare con le altre
iniziative presenti sul territorio
anche per favorire rientri scola-
stici e creare occasioni di forma-
zione permanente per ciascuno.
Scuola aperta dunque, servizio
dinamico, in rete e integrata con
altre agenzie ed enti di formazio-
ne quale opportunità di crescita
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Anzil,
Bracconieri,
olio su tavola, 1967.