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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
a. La lettura
Il brano è stato letto alla classe
stimolando la visione degli ele-
menti citati nel testo e ponendo al
centro dell’aula un grande foglio
bianco come oggetto della con-
centrazione. Riporto tra parentesi
alcuni stimoli all’attenzione che
venivano dati durante la lettura.
“Un poeta, guardando questa pagi-
na, si accorge subito che dentro c’è
una nuvola. (vedete la nuvola? No?
Proseguiamo e cerchiamo di guarda-
re meglio…) Senza la nuvola non c’è
la pioggia; senza pioggia gli alberi
non crescono; e senza alberi non pos-
siamo fare la carta. La nuvola è indi-
spensabile all’esistenza della carta.
Se c’è questo foglio di carta, è perché
c’è anche la nuvola. Possiamo allora
dire che la nuvola e la carta inter-
sono (stanno assieme). ‘Interessere’
non è ancora riportato dai dizionari,
ma, unendo il prefisso ‘inter’ e il ver-
bo ‘essere’, otteniamo una nuova pa-
rola: inter-essere. Nessuna nuvola,
nessuna carta: per questo diciamo
che la nuvola e il foglio inter-sono.
Guardando più in profondità in que-
sta pagina, vedremo anche brillare la
luce del sole. Senza luce del sole le
foreste non crescono. Niente cresce
in assenza della luce solare, nemme-
no noi. Ecco perché in questo foglio
di carta splende il sole. La carta e la
luce del sole inter-sono. Continui-
amo a guardare: ecco il taglialegna
che ha abbattuto l’albero e l’ha tra-
sportato alla cartiera dove è stato
trasformato in carta. Sappiamo che
l’esistenza del taglialegna dipende
dal suo pane quotidiano, quindi in
questo foglio di carta c’è anche il
grano che è finito nel pane del taglia-
legna. C’è altro: i genitori del nostro
taglialegna. Guardando in questo
modo, comprendiamo che (il foglio
che stiamo guardano) dipende da
tutte queste cose.
Se guardiamo ancora più in profon-
dità, vedremo nel foglio anche noi.
Non è difficile capirlo: quando guar-
diamo un foglio di carta, il foglio è
un elemento della nostra percezione.
La vostra mente è lì dentro, e anche
la mia. Nel foglio di carta è presente
ogni cosa: il tempo, lo spazio, la ter-
ra, la pioggia, i minerali del terreno,
la luce del sole, la nuvola, il fiume, il
calore. Ogni cosa coesiste in questo
foglio. ‘Essere’ è in realtà un inter-
essere (essere insieme): per questo
dovrebbe trovarsi nei dizionari. Non
potete essere (esistere) solo in virtù
di voi stessi, dovete inter-essere con
ogni altra cosa. Questa pagina è per-
ché tutte le altre cose sono.
Proviamo a restituire uno degli ele-
menti che la compongono alla sua
fonte: restituiamo ad esempio al sole
la sua luce. Esisterebbe ancora que-
sto foglio di carta? No, senza luce
solare niente può esistere. Se rias-
sorbiamo il taglialegna nei suoi
genitori, di nuovo nessuna carta. La
realtà è che questo foglio di carta è
fatto di tanti ‘elementi di non carta’.
Se restituiamo tutti gli elementi di
non carta alla loro origine, non ci
sarà più alcun foglio di carta. Niente
’elementi di non carta’ (la luce del
sole, il taglialegna, la mente, eccete-
ra), niente carta. Questo foglio così
sottile, contiene tutto l’universo”.
(Allo stesso modo, come questo fo-
glio, ognuno di noi contiene tutte
queste cose e se non le riuscite a ve-
dere in voi stessi o negli altri è solo
che non state guardando bene).
b. Gli incontri con gli insegnanti
Si sono svolti alcuni incontri
pomeridiani con gli insegnanti
finalizzati alla discussione sui
problemi emersi nelle singole
classi interessate al progetto. Du-
rante tali incontri sono state deci-
se, di comune accordo, linee edu-
cative da intraprendere per sin-
goli alunni ed interventi aggiun-
tivi mirati sul gruppo-classe. Tali
incontri si sono rivelati fonda-
mentali momenti di scambio di
punti di vista ed informazioni
riguardo ogni gruppo classe.
c. La stanza dei genitori
È uno spazio di dialogo con il
gruppo genitori degli alunni coin-
volti nel progetto. Durante tali
incontri svoltisi a scuola nelle ore
serali, si è voluto:
• Coinvolgere i genitori attiva-
mente nel progetto.
• Renderli partecipi di quanto
veniva svolto in aula.
• Fornire strumenti di base ine-
renti: l’impostazione delle re-
gole condivise in un contesto
educativo (sia esso scolastico o
familiare) come modalità di
contenimento e sicurezza; abi-
lità empatiche e di ascolto come
primo passo verso una ‘comu-
nicazione sana’ in famiglia ed
un aumento dello ‘spazio di ac-
cettazione’ del proprio figlio; a-
bilità proattive di dialogo con i
propri figli ovvero come fare a
farsi capire in modo chiaro ma
rispettoso dell’altro; modalità di
comprensione dei bisogni e di
sostegno dell’autostima; moda-
lità di prevenzione e risoluzione
di conflitti tra genitori e figli.
• Gli argomenti cui si è fatto
cenno non hanno seguito la lo-
gica di un programma prestabi-
lito ma sono emersi di volta in
volta sia su nostra proposta, de-
rivante dalle attività svolte in
aula, sia spontaneamente attra-
verso il dialogo spesso attivato
da domande dei genitori stessi.
d. Lo spazio d’ascolto
Lo spazio d’ascolto è stato un ser-