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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO E SCUOLA
vizio offerto a genitori ed alunni
delle classi. In tale ambito, mi
sono resa disponibile una matti-
na a settimana e su appuntamen-
to anche al pomeriggio, a svolge-
re colloqui di counselling mirati
ad inquadrare il problema perso-
nale o relazionale e ad attivare le
risorse individuali al fine della
risoluzione. L’affluenza allo spa-
zio d’ascolto è stata per certi versi
al di sopra delle aspettative ed è
diventata occasione anche per
studenti di classi non coinvolte
direttamente nel progetto di far
conoscere il proprio disagio. At-
traverso questo strumento si è
potuto:
• Seguire più da vicino casi di
alunni con particolari proble-
mi relazionali e disciplinari.
• Venire a conoscenza di alcune
dinamiche di bullismo presenti
nella scuola, che hanno permes-
so interventi mirati sul gruppo.
• Rispondere ad esigenze mag-
giormente personali dei geni-
tori ed alunni che potevano in
questo spazio trovare un’at-
tenzione mirata.
LA RICERCA
ELABORAZIONE ED
INTERPRETAZIONE
DEI DATI
L’attribuzione di significato e la
valutazione degli interventi svolti
non sono stati attuati semplice-
mente tramite un’analisi di “sod-
disfazione della clientela”, ma
attraverso una individuazione di
atteggiamenti su cui costruire un
confronto pre/post-intervento. A
questo scopo sono stati sommini-
strati due questionari nelle classi
interessate. Uno prima dell’inter-
vento ed uno dopo. Nei questio-
nari sono stati ampiamente utiliz-
zati degli scalogrammi. Ciò ha
comportato un’accentuazione, già
a livello di dati d’ingresso, sugli
aspetti esplicativi, piuttosto che
descrittivi, provenienti dal mate-
riale raccolto. L’obiettivo strategi-
co del questionario, che giustifica
l’utilizzo massiccio delle scale di
atteggiamento, risulta essere l’in-
dividuazione dei fattori causali
che hanno determinato specifiche
trasformazioni di atteggiamento,
mediante la progressiva elimina-
zione di motivi causali considera-
ti non pertinenti. In questo modo,
si ritiene di essere pervenuti, al di
là di ogni ragionevole dubbio,
all’isolamento di quelle cause che,
in maniera più probabile, hanno
prodotto in modo quasi esclusivo
dei mutamenti di atteggiamento.
Si tratta di un metodo largamente
utilizzato nella ricerca classica
sociologica.
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Per individuare in maniera scien-
tificamente corretta l’impatto de-
gli interventi sui soggetti, in que-
sti questionari sono stati anche
inseriti dei temi non trattati nel
corso degli esperimenti svolti
nelle classi. In questo modo, alcu-
ni cambiamenti registrati negli
atteggiamenti degli studenti pos-
sono essere più chiaramente attri-
buiti alle attività svolte dal grup-
po di ricerca-azione, piuttosto che
alla “normale” maturazione del
gruppo-classe durante l’anno sco-
lastico e lo svolgimento delle atti-
vità curriculari. A questo scopo,
sarebbe probabilmente preferibile
in futuro effettuare l’analisi di
valutazione su una classe comple-
tamente estranea agli interventi
(meglio se di un’altra scuola), per
verificare con ulteriore chiarezza
l’impatto degli esperimenti svolti.
In entrambi i questionari (pre e
post-intervento) le batterie delle
scale di atteggiamento hanno
riguardato i seguenti temi:
•
Il successo scolastico
. Inteso in
senso lato come valutazione
del proprio inserimento nel
gruppo primario classe (quindi
non riguardante in maniera
principale il rendimento scola-
stico).
•
Le relazioni sociali
. Specificate
nei confronti dei genitori, degli
adulti significativi, degli inse-
gnanti, del gruppo dei pari.
•
Le emozioni
.
•
I valori
. Che cosa è importante
per te in questo momento.
•
Il livello di maturità e consapevo-
lezza relazionale-comportamenta-
le
.
•
Le regole
.
Ovviamente, solo nel questiona-
rio post-intervento è stata inseri-
ta una parte relativa al livello di
soddisfazione rispetto agli inter-
venti svolti.
I risultati della comparazione
pre/post-intervento sono molto
interessanti. In sintesi, cambia-
menti significativi vengono regi-
strati nelle relazioni sociali, nella
consapevolezza di sé, negli indici
di maturità comportamentale (an-
che se in questo caso esiste una
pluralità di con-cause spieganti
la trasformazione). I mutamenti
registrati nelle relazioni sociali
riguardano essenzialmente la ca-
pacità di esprimere i propri senti-
menti (frutto di un processo di al-
fabetizzazione emotiva) nei con-
fronti degli “Altri significativi”
(adulti-genitori, gruppo dei pari).
I risultati espressi nei grafici
offrono questi dati. Prima dell’in-
tervento, solo il 23,1% degli inter-
vistati dichiara di esprimere i
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