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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e scuola
mento di autoconoscenza da riu-
tilizzare in momenti diversi sia,
come si diceva, per esprimere le
emozioni, per fare delle scelte
ma, anche per comprendere e va-
lutare la posizione attuale rispet-
to al proprio percorso. Possono in
sostanza inquadrare meglio
quanto stanno facendo o vivendo
in questo momento della loro
vita (ad esempio a livello emoti-
vo, di comportamento ma anche
a livello di scelta scolastica, di
indirizzo ecc.) e verificare se ciò
risulta in linea con quanto desi-
derano profondamente. A titolo
esplicativo: un ragazzo durante
la visualizzazione vede se stesso
in terre lontane con una macchi-
na da presa ed afferma di voler
fare il giornalista, l’inviato spe-
ciale. Scrive su un foglio il sogno;
il conduttore, al fine di verificare
l’intenzione ed il bisogno che va
a soddisfare attraverso tale pro-
fessione, chiede: “Cosa c’è di
interessante per te nello svolgere
questa professione?” Lui afferma
che lo affascina la possibilità di
viaggiare, di conoscere il mondo
e di raccontare storie. Succes-
sivamente il conduttore disegna
alla lavagna tre gradini di una
scala che conduce all’obiettivo (il
sogno) questi rappresentano tre
possibili sotto-obiettivi ovvero
tre passi concreti da compiere per
realizzare quanto voluto. I sotto-
obiettivi devono possedere la
caratteristica di essere molto con-
creti e definiti. Il ragazzo scrive
dunque che per diventare un
reporter dovrà terminare la scuo-
la media, iscriversi ad un liceo e,
terminato il liceo, frequentare la
facoltà di giornalismo all’Uni-
versità. Il primo sotto-obiettivo
risulta essere superare l’anno
scolastico. Per inciso, questo
ragazzo in classe assumeva com-
portamenti molto turbolenti e
spesso, a sentire gli insegnanti,
risultava senza compiti e con
scarsi risultati anche durante le
prove. La domanda è quindi
sorta spontanea: “Per diventare
quanto hai affermato devi com-
piere il percorso di studi che tu
stesso hai indicato. Secondo te, il
tuo comportamento, va in questa
direzione o in una direzione
opposta?” “Opposta!” è stata la
risposta. “E cosa potresti invece
Anzil,
La famiglia del licenziato,
olio su tela, 1952