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PREMESSA
Questo articolo riporta alcuni risul-
tati di uno studio comparativo
volto ad esplorare il sistema di
orientamento spagnolo e la diffe-
renza con quello italiano. L’inda-
gine, che si colloca all’interno di
un progetto di orientamento più
vasto
1
, è stata effettuata dall’I-
SFOL in collaborazione con il Di-
partimento di Psicologia Sociale e
delle Organizzazioni dell’Univer-
sità Nazionale d’Educazione a Di-
stanza (UNED) di Madrid. Dopo
una breve descrizione del sistema
educativo spagnolo, la prima
parte dell’articolo ripercorre, nel-
le sue linee generali, l’iter legislati-
vo che regolarizza il sistema orien-
tamento (Grimaldi, 2003), distin-
guendo i due livelli tradizionali:
orientamento scolastico e profes-
sionale. La seconda parte dell’ar-
ticolo riporta alcuni dati relativi al
censimento dei centri/strutture di
orientamento presenti sul territorio
nazionale spagnolo. Infine vengo-
no riportati alcuni dati relativi alle
modalità di gestione dell'orienta-
mento professionale da parte de-
gli enti.
IL SISTEMA
EDUCATIVO
Il sistema scolastico spagnolo attual-
mente in vigore è regolamentato
dalla Legge Organica sull’Ordina-
mento Generale del Sistema Educa-
tivo (LOGSE) del 3 ottobre del 1990.
Tale disposizione legislativa, ha rifor-
mato il sistema precedente introdu-
cendo molteplici innovazioni per of-
frire nuove opportunità agli studenti
ed allineando la Spagna alle nor-
mative europee (García Garrido,
1993). Ha consentito, inoltre, il pas-
saggio da una struttura amministra-
tiva fortemente centralizzata ad
una apertamente decentralizzata,
che conferisce un peso rilevante al-
le singole Comunità dando loro
maggiore autonomia.
Il 23 dicembre 2002, l’iter accademi-
co stabilito dalla LOGSE è stato leg-
germente modificato dalla Legge
per la Qualità dell’Educazione (LO-
CE), che sarà illustrata in seguito.
Con la LOGSE, il sistema educativo
spagnolo prevede la frequenza fa-
coltativa da 0 a 6 anni (educación
primaria) nei Centri d’Educazione
Infantile. L’obbligo scolastico di die-
ci anni complessivi, viene introdotto
con l’iscrizione alla scuola primaria,
della durata di sei anni e si conclu-
de a 16 anni con il conseguimento
della educación secundaria obliga-
toria (Eso).
Terminato l’Eso, il giovane può en-
trare nel mondo del lavoro o con-
tinuare gli studi: 1) iscrivendosi ai
corsi di formazione professionale
(formación ocupcional) di grado
medio, spesso organizzati in colla-
borazione con le imprese; 2) pro-
seguendo gli studi per due anni
nel “bachillerato” (dai 16 ai 18 an-
ni), un‘educazione secondaria di
impronta liceale. Concluso il “ba-
chillerato”, si può intraprendere un
percorso di formazione professio-
nale di grado superiore o seguire
un percorso universitario. L’iscrizio-
ne all’università prevede una pro-
va d’ammissione iniziale, necessa-
ria sia per gli studi professionali
brevi di tre anni (presso una scuola
universitaria), sia per quelli più lun-
ghi della “facoltà” o “scuola supe-
riore”, che varia dai quattro ai sei
anni. Tali percorsi universitari, in ge-
nere, sono strutturati in due cicli: il
primo, di tre anni, conferisce il tito-
lo di “diplomato” e il secondo, di
due anni, rilascia il titolo di “lau-
reato”. Una volta conseguita la
laurea, è possibile seguire corsi di
specializzazione o il dottorato (Gri-
maldi, 2003b).
ASSETTO
LEGISLATIVO
SULL’ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
E PROFESSIONALE
Le leggi che regolano l’orientamen-
to in Spagna, disciplinano due livelli
distinti di orientamento: quello sco-
lastico e quello professionale.
Negli ultimi anni è cresciuto l’inte-
resse da parte della Pubblica Am-
ministrazione nei confronti dell’o-
rientamento. A testimonianza di
ciò si possono segnalare alcune
manifestazioni, quali la presenta-
zione del Libro bianco per la Rifor-
ma del Sistema Educativo, del Mi-
nistero dell’Educazione e della
Scienza (MEC, 1989) e la pubbli-
cazione dell’Orientamento Edu-
cativo e l‘Intervento Psicopeda-
gogico (MEC, 1990).
Da un punto di vista normativo, è la
L’ORIENTAMENTO
IN SPAGNA
UNA
PANORAMICA
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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