lità, e valori personali determina-
no gli obiettivi di apprendimento;
• gli orientamenti riguardano i
perché delle mete motivazionali,
che costituisce la base motivazio-
nale dell’apprendimento. Questi
orientamenti si focalizzano sul co-
strutto di padronanza o di presta-
zione. Ad esempio uno studente
può essere più interessato all’im-
parare (padronanza) oppure ad
ottenere il voto (prestazione). La
padronanza e la prestazione so-
no relazionate alle teorie implicite
dell’intelligenza cioè a come una
persona considera la propria in-
telligenza.
L’ultimo filone esplorato è quello
della percezione di abilità. In
quest’ambito si fa riferimento ai
costrutti dell’autoefficacia e al
valore di sé:
• la teoria dell’autoefficacia di
Bandura si riferisce alla percezio-
ne soggettiva di poter riuscire a
controllare e ad affrontare con
successo un compito. La valuta-
zione si riferisce al compito speci-
fico e non ad una pluralità di ca-
si. Entrano in gioco meccanismi
quali la quantità di impegno e
persistenza, la scelta del livello di
difficoltà del compito, gli obiettivi
e la capacità di autoregolazione.
• Il modello del valore del sé,
proposto da Covington, afferma
che le persone si sentono motiva-
te verso quelle situazioni che con-
sentono di esprimere al meglio il
valore del sé attraverso l’appro-
vazione, l’accettazione e il rispet-
to da parte degli altri. Nel caso in
cui queste condizioni non vengo-
no soddisfatte, l’individuo adotta
strategie di autodifesa quali il self-
handicapping o l’autosabotag-
gio. Queste strategie consistono
nella presentazione anticipata di
ostacoli (reali o presunti) alla pre-
stazione, allo scopo di preservare
l’immagine positiva di sé.
Nei successivi capitoli, le autrici
analizzano i processi di sviluppo
della motivazione ad apprende-
re, la loro modalità di misura ed il-
lustrano le caratteristiche dei
principali stili motivazionali.
Secondo diverse prospettive,
comportamentista, cognitiva, so-
cio-culturale si indaga sui proces-
si di sviluppo della motivazione
delineandone l’evoluzione dal-
l’infanzia all’età adulta. Tra le
teorie affrontate, va sottolineata
quella dello studente strategico
di Borkowski in cui lo sviluppo di
capacità ad affrontare le situa-
zioni precede lo sviluppo motiva-
zionale.
Nella sezione riguardante la misu-
razione è effettuata un’ampia
panoramica sulle tecniche e sugli
strumenti di analisi della motiva-
zione. Fra gli strumenti citati ci so-
no i questionari per misurare la
percezione di competenza, per
misurare gli obiettivi orientati alla
prestazione o alla padronanza,
per misurare l’intelligenza implici-
ta e la motivazione intrinseca.
Nel capitolo dedicato agli stili
motivazionali si fa riferimento alle
caratteristiche degli stili sull’ap-
prendimento e alla prestazione.
Ogni stile ha proprie caratteristi-
che che lo rendono motivante o
demotivante e quindi più o meno
funzionale all’apprendimento.
Nello stile motivazionale che fa ri-
ferimento al concetto di autore-
golazione, prevale il senso del
controllo sulla situazione e la pos-
sibilità di soddisfare i propri biso-
gni. Negli stili di demotivazione
sono prevalenti l’inadeguata
adozione di strategie di appren-
dimento, la scarsa percezione di
competenza e una bassa aspet-
tativa. Infine l’assenza di motiva-
zione è un altro concetto che si
distingue dai precedenti in quan-
to mancano atteggiamenti di at-
trazione o di evitamento al com-
pito.
Nella parte conclusiva, le autrici
dedicano una sezione ai proble-
mi aperti e prospettive sul tema,
auspicando che, in futuro, la ri-
cerca indaghi i rapporti tra moti-
vazione e apprendimento, dan-
do non solo spiegazioni, ma an-
che possibilità di modificazioni
della realtà.
Considerato il complesso argo-
mento trattato, il volume consen-
te di averne un quadro articolato
ed interessante. Le autrici, racco-
gliendo le diverse prospettive e
sottolineando la relazione ed in-
terrelazione tra le varie compo-
nenti implicate in questo proces-
so, forniscono al lettore molteplici
spunti di riflessione su possibili stra-
tegie di promozione della motiva-
zione all’apprendimento.
Il testo è utile per gli specialisti e
gli operatori che si trovano a do-
ver affrontare tematiche legate a
questo argomento. La lettura
può risultare impegnativa, vista la
mole di ricerche e teorie esposte,
ma i riassunti dei concetti chiave,
che aprono ogni capitolo, e le
domande stimolo su ciò che sarà
esposto, aiutano ad organizzare
l’esposizione dei numerosi con-
cetti.
Cristina Visentin
Libri • la recensione
51
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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