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Libri • la recensione
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
21
persona e le organizzazioni, portan-
do l’attenzione sul tema del posizio-
namento sociale del dispositivo e
configurando l’analisi anche in una
ottica di evoluzione dei sevizi alla
persona.
La seconda parte del volume pro-
pone numerosi stimoli di riflessione
sulla necessità di differenziare le
azioni di bilancio in funzione delle
caratteristiche dei destinatari, in ba-
se cioè al tipo di situazione profes-
sionale esperita, al bisogno da cui
origina la richiesta del bilancio e agli
obiettivi specifici dell’azione di bi-
lancio. I percorsi progettuali indicati
costituiscono quindi possibili decli-
nazioni operative del dispositivo e
diventano una cornice di riferimen-
to per la progettazione di interventi
coerenti con le finalità del contesto
e con i bisogni particolari dei bene-
ficiari.
Va anche considerato che, diversa-
mente dalla Francia, paese d’origi-
ne del bilancio di competenze, nel
quale tale pratica è disciplinata a li-
vello legislativo da parecchi anni, in
Italia le condizioni applicative sono
completamente diverse, essendo
l’offerta di servizi di questa natura
ancora rara ed oltretutto social-
mente poco conosciuta e “ricono-
sciuta”. Così, la domanda dell’uten-
za spesso si esprime sotto forma di
generica richiesta di consulenza,
determinata per lo più dalla perce-
zione di un indistinto disagio. Le sto-
rie personali presentate nel volume
mettono in luce quali motivazioni e
percorsi individuali possano portare
ad intraprendere tale esperienza. I
casi qui narrati rappresentano un’e-
semplificazione operativa di come
può articolarsi concretamente un
percorso di bilancio.
La terza parte del libro introduce
agli aspetti più propriamente orga-
nizzativi relativi alla progettazione di
servizi di bilancio. Vengono in tal
modo affrontate le questioni riguar-
danti la formazione degli operatori,
la dotazione strumentale con la ge-
stione dell’informazione e della do-
cumentazione di supporto, i carichi
di lavoro dei consulenti, gli orari di ri-
cevimento che debbano tener
conto delle peculiari esigenze del-
l’utenza, la promozione del servizio
sul territorio, il ricorso agli esperti
esterni e alla rete territoriale, fino al-
la certificazione prevista a conclu-
sione del percorso. L’occasione per
riflettere sulla complessità organizza-
tiva di queste molteplici questioni
viene data dalla esperienza effet-
tuata in Friuli Venezia Giulia, dai
Centri di orientamento. Come è sta-
to già detto in altre occasioni, l’at-
tuazione della sperimentazione si è
resa possibile grazie all’integrazione
tra i supporti del progetto finanziato
da fondi europei, Sisifo (SIStema
Informativo per la Formazione e l’O-
rientamento), e le risorse professio-
nali stabilmente operanti in questo
territorio regionale.
La descrizione puntuale del proget-
to realizzato, contenuta nel volume,
non ha la pretesa di voler offrire so-
luzioni predefinite, altrove automati-
camente trasferibili; può piuttosto
essere considerata come risorsa co-
noscitiva e brogliaccio di lavoro per
le istituzioni, i servizi e gli operatori
che interagiscono sui nuovi e diver-
sificati bisogni di orientamento con-
tinuo.
Laura Boso
Tina Modotti,
Manifestazione di campesinos
, Messico, 1° maggio 1926
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