L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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O
variabili legate al bullismo
: BC-gay males,
BC-lesbians; BP-gay males, BP-lesbians;
O
aggressioni verbali, aggressioni comporta-
mentali;
O
presenza degli insegnanti;
O
la percezione di offesa dei termini categoriali,
denigratori e delle parolacce;
O
la preoccupazione per il proprio corpo
: Drive
for thinness e Drive for muscularity.
Dall’analisi dei dati, emerge che vi è una forte
associazione positiva tra la frequenza con cui
i partecipanti riferiscono di mettere in atto
dei comportamenti di bullismo omofobico nei
confronti dei ragazzi gay e verso le ragazze
lesbiche. Inoltre, l’esposizione ad atti di bullismo
PNPGPCJDP OFJ DPOGSPOUJ EJ VOP TQFDJŮDP UBSHFU
ossia ragazzi gay o ragazze lesbiche, agisce
come fattore di promozione di comportamenti
EJ CVMMJTNP UBSHFU TQFDJŮDP
Sussistono altresì delle differenze tra gli sti-
matori che permettono di prevedere forme di
bullismo omofobico nei confronti dei ragazzi
gay e delle ragazze lesbiche. Per quanto riguar-
da la frequenza di comportamenti di bullismo
omofobico nei confronti delle ragazze lesbiche
o ritenute tali, essa è inferiore in contesti in cui
i partecipanti sono esposti a frequenti atti di
bullismo omofobico nei confronti dei ragazzi gay.
Circa la frequenza di tali comportamenti nei con-
fronti dei ragazzi gay, l’atteggiamento negativo
nei confronti dei ragazzi omosessuali promuove
atti di bullismo omofobico nei confronti dei
ragazzi gay, mentre l’atteggiamento negativo
nei confronti delle ragazze lesbiche riduce la
messa in atto di comportamenti omofobi nei
confronti dei ragazzi omosessuali.
Pertanto, le variabili di atteggiamento nei con-
fronti dei ragazzi gay e delle ragazze lesbiche
TWPMHPOPVO SVPMP TQFDJŮDPFPQQPTUPOFMMBQSFWJ
-
sione di comportamenti di bullismo nei confronti
dei ragazzi gay; inmaniera differente, le variabili
di frequenza di esposizione a comportamenti
di bullismo nei confronti delle ragazze lesbiche
F EFJ SBHB[[J HBZ TWPMHPOP VO SVPMP TQFDJŮDP F
opposto nella previsione di comportamenti di
bullismo nei confronti delle ragazze lesbiche.
La frequenza con cui uno studente o una stu-
dentessa sono stati vittime di aggressione ver-
bale omofobica è associata positivamente alla
frequenza con cui i medesimi sono stati vittime
di aggressioni comportamentali omofobiche.
Pertanto a maggior aggressione verbale omo-
fobica corrisponde una maggiore frequenza
di aggressioni comportamentali omofobiche.
Inoltre, i ragazzi riportano di esser stati vittime
di aggressione verbale di tipo omofobico più di
quanto facciano le ragazze.
La frequenza con cui i partecipanti riferiscono
di mettere in atto comportamenti di tipo omo-
fobico nei confronti di ragazzi gay, è in parte
significativamente associata alla frequenza
con cui essi stessi sono vittime di aggressione
WFSCBMF EJ UJQP PNPGPCJDP *OŮOF QJ¶ BMUB ¥ MB
frequenza con cui i partecipanti riportano di aver
assistito a fenomeni di bullismo nei confronti dei
ragazzi gay e delle ragazze lesbiche, più alta è
la probabilità che loro stessi siano stati vittime
di aggressioni verbali.
Per quanto concerne le variabili legate all’ imma-
gine corporea, nel campione di indagine, i ragazzi
sono più preoccupati delle ragazze per la propria
NVTDPMBUVSB J F OPO FTTFSF TVGŮDJFOUFNFOUF
muscolosi) mentre le ragazze risultano più pre-
occupate dei ragazzi per la propria magrezza
J F OPO FTTFSF TVGŮDJFOUFNFOUF NBHSF 5BMJ
preoccupazioni per l’immagine corporea sono
però legate, oltre al sesso, anche a variabili as-
sociate al bullismo. Infatti, più forte è la propria
preoccupazioneper lamuscolatura,maggioreè la
tendenza amostrare comportamenti di bullismo
omofobico nei confronti dei ragazzi gay. Inoltre,
più i partecipanti riportano di aver assistito a
comportamenti omofobici nei confronti delle
lesbiche, maggiore è la preoccupazione per la
propria magrezza.