Il Piano stralcio per la difesa idraulica del torrente Cormor è stato predisposto dall’Autorità di bacino regionale, in attuazione dell’articolo 12 della legge regionale 3 luglio 2002 n. 16 che disciplina il riassetto organizzativo e funzionale in materia di difesa del suolo e di demanio idrico nell’ambito delle competenze attribuite alla Regione Friuli Venezia Giulia dal decreto legislativo 25 maggio 2001, n. 265.

Il torrente attraversa la zona più densamente urbanizzata e produttiva del Friuli Centrale e la sicurezza idraulica del territorio è di fondamentale importanza per la sicurezza dei centri abitati, gli insediamenti produttivi e per le infrastrutture dell’Alta e della Bassa Pianura Friulana.

I Comuni del Cormor hanno subito pesanti e disastrose alluvioni nella loro storia, come dimostra il capitolo 2 della relazione di Piano, e la stessa evoluzione storica dell’alveo del Cormor documentata al capitolo 1 testimonia la lotta dell’uomo per la difesa del territorio dalle inondazioni prodotte dal torrente.
In epoca recente il torrente ha subito due gravi alluvioni: quella del 29 settembre 1991 e quella disastrosa del 5-7 ottobre 1998, molto simile per caratteristiche ed intensità di pioggia a quella del settembre 1920.
Dalla storia e dai dati delle più recenti alluvioni parte lo studio di questo Piano, che consente di individuare, quale punto di partenza, l’onda di piena di riferimento, riportata nel capitolo 6, mediante un’accurata analisi idrologica, condotta con le più avanzate metodologie scientifiche.

Il punto di partenza rappresentato dall’individuazione dell’onda di piena di progetto e dal rilievo laser-scan dell’alveo di pianura del Cormor, consente, nei capitoli successivi della relazione tecnica, di sviluppare con accuratezza la modellazione idraulica del Cormor, di individuare le vulnerabilità idrauliche dell’alveo, sviluppare le possibili soluzioni delle opere di difesa idraulica e scegliere, attraverso la valutazione comparativa delle diverse ipotesi di intervento, quella più efficiente e funzionale sotto l’aspetto idraulico ed ambientale.


Il Piano è stato sottoposto all’analisi della Consulta di bacino, prevista dall’art. 11 della legge regionale 3 luglio 2002, n. 16, e dei cittadini in modo da renderlo uno strumento il più possibile partecipato e che risponda pienamente alle aspettative delle popolazioni che vivono e lavorano accanto al torrente ed agli interessi dell’intera comunità regionale.

In osservanza alla normativa vigente, si è, inoltre, provveduto a sottoporre il Piano alle procedure di Valutazione ambientale strategica (VAS), al fine di accertare la compatibilità del Piano con l’ambiente nell’ambito dello sviluppo sostenibile del territorio, ed alla Valutazione di incidenza (Vinca), al fine di garantire il rispetto dei principi di salvaguardia ambientale degli habitat naturali protetti.

Il Piano stralcio per la difesa idraulica del torrente Cormor è stato approvato, così come previsto dall’art. 14 della L.R. n. 16/2002, con decreto del Presidente della Regione n. 188/09, pubblicato sul III supplemento ordinario n. 17 del 24 luglio 2009 del Bollettino Ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia n. 29 del 22 luglio 2009.
 

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