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IL CATALOGO REGIONALE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA
1.
Premessa
Rendere più evidente l’apporto delle azioni di orientamento nei processi di sviluppo personale e di integrazione economico-sociale
dei cittadini e prevedere interventi di monitoraggio e valutazione dei servizi erogati sono divenute nel corso di questi ultimi anni delle
necessità. Non solo coloro i quali hanno delle responsabilità gestionali e di programmazione richiedono di poter disporre di informazioni
utili per ponderare delle scelte di tipo organizzativo e finanziario, ma anche chi eroga i servizi dimostra di aver bisogno di strumenti di
rilettura delle prestazioni professionali, che sempre più spesso devono fare riferimento a metodologie innovative ed a approcci di tipo
integrato.
Recentemente l’ISFOL ha identificato tra le “priorità ineludibili per lo sviluppo di un sistema integrato di orientamento in grado di
rispondere alla domanda complessa e differenziata dei propri utenti … lo sviluppo di una cultura della valutazione delle azioni di
orientamento e la conseguente necessità di predisporre strumenti validi ed efficaci che possa essere di supporto alla definizione di
standard di qualità per i servizi di orientamento”
7
.
Per quanto concerne in particolare la strumentazione, il CEDEFOP già nel 2004 aveva individuato quali “elementi base”
8
del processo
di valutazione dell’orientamento i seguenti criteri:
Partecipazione degli utenti ai processi valutativi;
Miglioramento dei servizi tramite la loro valutazione;
Competenze e coinvolgimento degli operatori nella valutazione;
Coerenza dei processi valutativi.
A partire dal 2009, l’Amministrazione regionale, nell’ambito del Programma Operativo 2007/2013 del Friuli Venezia Giulia - FSE,
Obiettivo Competitività regionale e Occupazione, ha avviato, in sinergia con l’iniziativa del “Catalogo regionale dell’offerta orientativa”,
il progetto
“Sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi orientativi”
che si propone la messa a punto di un modello di
monitoraggio e valutazione, con la relativa strumentazione, che abbia una solidità scientifica e la funzionalità necessaria per essere
facilmente utilizzati nei servizi.
L’utilizzo di tale sistema di monitoraggio è stato sperimentato durante l’anno 2011 nella realizzazione dei percorsi previsti nel “Catalogo
2011”. I dati riportati di seguito fanno capo a questa esperienza.
In particolare, nel primo semestre del 2011 la somministrazione dei questionari di monitoraggio è avvenuta esclusivamente con modalità
cartacea ed ha coinvolto gli studenti e gli insegnanti nelle fasi di input e di output e, limitatamente alla fase di output, anche i genitori
dei ragazzi. Questa prima sperimentazione aveva anche l’obiettivo di analizzare le proprietà psicometriche degli indicatori che erano stati
ipotizzati per rilevare gli specifici bisogni orientativi degli utenti, al fine di una loro revisione e selezione.
Nel secondo semestre del 2011, la rilevazione cartacea è continuata con le medesime modalità e, nel contempo, sei Istituti scolastici e
un Ente di formazione professionale hanno sperimentato l’usabilità di un applicativo informatizzato che, a regime, dovrebbe consentire
a tutti gli operatori, studenti e genitori di compilare on-line i questionari di monitoraggio e di ricevere contestualmente un riscontro sulla
situazione personale, avendo come riferimento anche quella media regionale.
7 - ISFOL (2011) -“Rapporto Orientamento 2010 – L’offerta e la domanda di orientamento in Italia” pag. 527
8 - CEDEFOP (2004) - “Migliorare le politiche e i sistemi di orientamento lungo tutto l’arco della vita - Uso di strumenti di riferimento europei comuni”
IL CATALOGO
DELL’OFFERTA ORIENTATIVA:
UNA RIFLESSIONE QUANTITATIVA
SULL’ESPERIENZA
Marco De Lorenzo, Maria Graziella Pellegrini, Francesca Saffi, Ketty Segatti
Servizio Istruzione, Università e Ricerca
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