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IL CATALOGO REGIONALE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA
Conseguentemente la scuola, la formazione professionale e, più in generale, i servizi devono poter offrire dei contesti educativi e orientativi
nei quali le persone, soprattutto in età evolutiva, possano guardare al futuro con ottimismo, esplorare le opportunità professionali,
sperimentare il senso di efficacia nel risolvere i problemi e il diritto di prendere delle decisioni e vivere, in definitiva, il cambiamento come
un’occasione di sviluppo e non come una costante minaccia.
La costruzione di questi contesti, in termini di percorsi educativi e di servizi, richiede in primo luogo un grande sforzo di coordinamento
tra le istituzioni dei diversi sistemi (scuola, formazione professionale, lavoro, università, enti locali), in quanto è necessaria la presenza
di apporti diversificati sia per quanto concerne i contenuti (esperienza educativa, laboratori pratici, stage, ecc.) sia per quanto riguarda
le professionalità impiegate (docenti/formatori, animatori, psicologi, tutor aziendali). Solo un gioco di squadra tra le diverse istituzioni e
gli operatori può consentire la costruzione di esperienze di orientamento nelle quali la persona possa avere l’occasione di sperimentare
situazioni significative da un punto di vista cognitivo, esperienziale, emotivo.
Ricostruire il proprio percorso scolastico/formativo per dare senso e significato all’esperienza vissuta, in vista della permanenza nel
sistema e della transizione a un nuovo ciclo di studi, oppure superare una visione stereotipata rispetto a possibili percorsi di studio e
professioni per trovare nuove e realistiche opportunità nel mercato del lavoro, sono bisogni molto diffusi tra i giovani e spesso le risposte
elaborate solo in ambito cognitivo non sono sufficienti a soddisfarli.
In questi casi è importante prevedere modelli d’intervento di tipo esperienziale e laboratoriale, che prevedano la possibilità per i ragazzi
di sperimentarsi in esperienze di successo, di utilizzare strumenti innovativi, quali ad esempio il software S.OR.PRENDO, e di incontrare
esperti o testimoni in grado di portare informazioni e vissuti “dissonanti” e meno stereotipati.
Il
“Catalogo regionale dell’offerta orientativa”
nasce proprio con la finalità di contribuire e favorire lo sviluppo di contesti orientativi
integrati, fornendo un supporto organizzativo e finanziario alla diffusione di percorsi di orientamento capaci di fornire delle risposte di
qualità ad una serie di bisogni e di richieste, presenti sul territorio, che non trovano un riscontro nelle situazioni educative e orientative
“tradizionali”.
Attraverso il “Catalogo” è stato possibile, per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, raccogliere, valorizzare e disseminare i molti interventi
positivi, che con questo tipo di logica erano stati progettati e sperimentati grazie ad una collaborazione pluriennale, talvolta anche non
formalizzata, tra le singole Scuole, gli Enti di formazione professionale, le Università ed i Centri regionali di orientamento.
Queste esperienze innovative e di qualità erano rimaste spesso ancorate solo a quelle realtà nelle quali erano state ideate attraverso una
progettazione ad hoc, finalizzata a rispondere in maniera innovativa ai diversificati bisogni degli utenti e del territorio. In altri territori,
dove la progettazione non era stata possibile, i percorsi non erano conosciuti e tanto meno diffusi.
Con l’intervento del “Catalogo”, le esperienze più avanzate, sviluppatesi in gruppi ristretti, sono state portate a sistema, così da offrire al
maggior numero possibile di studenti un insieme di percorsi orientativi, innovativi, diversificati per quanto concerne la rispondenza ai
bisogni, coerenti dal punto di vista metodologico e con contenuti di buona qualità.
Per le sue caratteristiche di progettazione partecipata e di condivisione delle modalità di realizzazione, il “Catalogo” può essere
considerato un’azione di sistema, che l’Amministrazione Regionale mette in atto per implementare e migliorare il sistema integrato di
servizi per l’orientamento, basato sui principi della co-partecipazione da parte di tutti i soggetti che hanno compiti istituzionali nel campo
dell’orientamento.