quaderno 38 - page 59

ORIENTAMENTO E SCUOLA
all’emulazione familiare, una certa
preferenza per gli studi scientifici)
da permettergli di prendere una de-
cisione che non vive come un rinvio
ma come una meta intermedia, una
prima tappa di un percorso più lun-
go. Inoltre, la sua immagine valore
ha sufficienti elementi per dargli
delle indicazioni sulla immagine di
azione: quella di frequentare un isti-
tuto prestigioso e quindi impegna-
tivo. Si può ben notare, in definitiva,
che è l’aspetto dinamico della scelta
a renderla tale e dotata di senso. Se
non cogliamo l’aspetto progettuale,
la scelta di Carlo rischia di apparire
se non irragionevole almeno avven-
tata e poco meditata.
Oltre alle quattro immagini la te-
oria dell’immagine introduce altri
concetti basilari come:
la decisione di
adozione e la decisione di progresso.
-
La decisione di adozione
riguar-
da l’adozione o meno, l’accettazio-
ne o il rifiuto, di uno dei costituenti
dell’immagine: riguarda cioè l’ado-
zione di potenziali nuovi principi,
oppure scopi (ad esempio opzioni
di scelta) o piani.
Un nuovo
candidato
(in genere si
preferisce questo termine a opzio-
ne perché non necessariamente si
deve scegliere tra opzioni) principio,
scopo o piano può divenire parte di
un’immagine se risulta compatibile
con l’immagine esistente. Altrimen-
ti, qualora la compatibilità con gli
elementi già presenti superi una so-
glia soggettiva di rigetto, è rifiutato.
Degli esempi possono rendere
meglio il concetto. È possibile pren-
dere in considerazione,
adottare
,
un nuovo prodotto commerciale
se risulta, quanto a bontà e a costo
contenuto, pari ad altri prodotti già
acquistati, qualora valga il principio
“preferisco acquistare prodotti con
un buon rapporto qualità/prezzo”.
Se, invece, si è guidati
dalla regola
“è meglio spendere qualcosa di più,
ma avere buoni prodotti”
altri sono i
prodotti compatibili e che possono
essere
adottati.
Si noti che entrambi questi due
principi possono coesistere in una
singola persona, ad esempio il pri-
mo può riferirsi a detersivi, il secon-
do a capi di abbigliamento.
La valutazione di compatibilità
(
compatibility test
) svolge, quindi,
una funzione importante nella te-
oria dell’immagine. Con il test di
compatibilità, ad esempio, sono
valutate quante violazioni presenta
un opzione rispetto alle immagini
esistenti. Le violazioni possono es-
sere contraddizioni, incongruenze
e più in generale interferenze con
elementi già inclusi nelle immagini
4
.
Nell’ambito del test di compatibi-
lità è stato importante comprende-
re come si comporta il decisore in
assenza o in mancanza di informa-
zioni complete circa le caratteristi-
che di un candidato.
Le ricerche sembrano mettere in
luce che il decisore tende a conside-
rare alla stregua di una violazione la
mancanza di informazioni e “mezza”
violazione le informazioni parziali.
La scarsità di informazioni riguardo
un candidato aumenta, quindi, la
probabilità di rifiuto del candidato
(e il detto
niente si compera a scato-
la chiusa,
sembra, quindi, essere più
che un detto).
Un ultimo dato molto importante:
il test di compatibilità ha il compi-
to di operare una selezione o uno
screening
dei candidati ma non la
scelta finale, che peraltro nella Ima-
ge Theory sottende processi diver-
si. Se più di un candidato supera lo
screening del test di compatibilità,
allora la selezione procede con una
valutazione (
test profitability
) miran-
te ad accertare quale candidato sia
più promettente nel dare i massimi
vantaggi. In questa seconda fase il
decisore attiva modalità e criteri de-
cisionali propri dei modelli decisio-
nali “razionali”, adottando anche re-
gole
compensatorie
(ritornando agli
esempi d’inizio articolo, anche Mirta
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