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ORIENTAMENTO E SCUOLA
contempo siano per loro una sfida e
una base per la motivazione all’ap-
prendimento. Numerose ricerche,
hanno messo in evidenza che è ef-
fettivamente possibile operare dei
cambiamenti positivi non solo nella
motivazione e nei processi di con-
trollo, ma anche nelle abilità cogni-
tive (ad esempio Holmes, Gather-
cole, & Dunning, 2009; Klingberg,
Forssberg, &Westenberg, 2002).
LE ABILITÀ DI BASE E DEI
PROCESSI METACOGNITI-
VI E MOTIVAZIONALI
Abilità cognitive
. Per quanto ri-
guarda la relazione tra funzioni di
base e apprendimento, vari studi
hanno dimostrato la loro stretta
relazione non solo nei processi di
apprendimento più elementari, ma
anche in quelli più complessi, quali
ad esempio la comprensione di un
testo o la soluzione di un problema.
È quindi sufficiente che un solo fat-
tore di base operi in maniera non
idonea per compromettere l’ap-
prendimento. Ad esempio un defi-
cit nelle abilità di memoria può far
sì che lo studente non sia in grado
di affrontare in modo adeguato le
varie attività scolastiche, non dimo-
strandosi in grado di trattenere gli
apprendimenti precedenti e di con-
servare le informazioni che gli sono
utili nell’esecuzione della sua attivi-
tà. Un deficit nelle abilità percettive
può pregiudicare l’abilità di esami-
nare correttamente gli stimoli (ad
esempio lettere e parole) e l’abilità
di riprodurli. Poiché negli appren-
dimenti complessi tutte le abilità di
base sono generalmente implicate,
lo studente deve poter utilizzare in
maniera idonea ed efficiente, anche
al fine di non impegnarsi in uno sfor-
zo eccessivo e poter quindi dedicare
la maggior parte delle sue risorse
cognitive all’integrazione e alla co-
ordinazione degli elementi in gioco.
Abilità metacognitive e motivazio-
ne
. Oltre alla valutazione e al poten-
ziamento delle abilità cognitive, è
determinante considerare l’influen-
za nell’apprendimento della rifles-
sione metacognitiva. Il termine me-
tacognizione comprende almeno
due aspetti fondamentali: da un lato
la “conoscenza metacognitiva” che
un individuo possiede in relazione
al funzionamento mentale (ossia
l’insieme di credenze, opinioni, con-
vinzioni su come lavora la mente).
Dall’altro “
i processi di controllo e di
autoregolazione
”, messi in atto du-
rante lo svolgimento di un compito
(ad esempio interrogarsi su come
sta procedendo l’esecuzione di
un’attività e conseguentemente de-
cidere se è il caso di cambiare il pro-
prio modo di agire). L’elemento di
specificità della teoria metacogni-
tiva è rappresentato quindi dall’in-
treccio tra idee sul funzionamento
mentale e processi di controllo, che
assumono rilevanza perché influen-
zano determinati comportamenti
cognitivi.
Numerosi modelli metacogni-
tivi (cfr. Borkowski e Muthukri-
shna,1994) hanno infatti messo in
luce l’influenza delle strategie di
controllo e delle idee sul funziona-
mento mentale, sul comportamen-
to di un individuo e in particolare
sulla sua attività di apprendimento.
L’approccio metacognitivo punta
non solo a fornire conoscenze spe-
cifiche sulle strategie che possono
essere impiegate per svolgere con
successo un compito, ma anche a
stimolare un atteggiamento stra-
tegico e autoregolativo del pro-
prio apprendimento. Prevede sia
la spiegazione diretta e dettagliata
delle strategie sia l’intervento sugli
aspetti metacognitivi, attributivi e
motivazionali. L’approccio meta-
cognitivo si pone quindi l’obiettivo
di stimolare i processi di controllo
dell’apprendimento da parte dello
studente e di incrementare la mo-
tivazione intrinseca, che influenza
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