QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Le risorse umane e la competenza
tecnica.
Il know how tecnico pro-
dotto nel sistema dagli operato-
ri e dagli esperti va valorizzato,
protetto e mantenuto. Purtrop-
po la prassi di gestire servizi or-
dinari quasi esclusivamente con
attività a progetto comporta,
alla conclusione dell’intervento,
il forte rischio di disperdere pro-
fessionalità e competenze.
Il monitoraggio e la valutazione.
Non ci può essere azione di go-
vernance senza un monitorag-
gio costante degli interventi e
senza la possibilità di valutarne
i risultati sui destinatari. Atten-
zione però a organizzare questa
funzione in modo da garantire
un flusso informativo di ritorno a
tutti gli attori, decisori e operato-
ri, in un’ottica di qualità e di mi-
glioramento continuo del lavoro
di ciascuno.
SINTESI CONCLUSIVA
Nel presente contributo abbiamo
affrontato i temi della complessità,
del cambiamento continuo e della
imprevedibilità, quali aspetti impor-
tanti delle società attuali che molto
probabilmente andranno ad accen-
tuarsi anche in quelle a venire, com-
portando rilevanti conseguenze an-
che per l’orientamento, sia a livello
di processo individuale, sia a livello
di sistema dei servizi.
Le persone, per poter fronteggia-
re l’incertezza e orientarsi in conte-
sti sociali, economici, professionali
e formativi in continua evoluzione,
dovranno sviluppare qualità per-
sonali e competenze orientative
molto evolute, capaci di integrare e
trasformare in opportunità di cresci-
ta anche le criticità. Parallelamente,
i servizi sono chiamati a offrire ai
cittadini il necessario supporto in
tutte le fasi ed evenienze della vita,
raccordando in percorsi maggior-
mente individualizzati e coerenti le
attività e gli interventi attualmente
frammentati e occasionali.
Inoltre, il modello di vita proposto
dall’attuale tipo di società, basato
sulla ricerca del benessere materiale
e sulla crescita indefinita dei consu-
mi a discapito di un rapido depau-
peramento delle risorse planetarie,
pone e porrà significativi quesiti di
natura etica alla teoria e alla pratica
dell’orientamento. Da un lato, il si-
stema per l’orientamento ha il com-
pito di migliorare i suoi strumenti di
intervento affinché siano realmente
efficaci nel produrre cambiamenti
significativi nella vita delle perso-
ne, evitando di diventare un puro
surrogato consolatorio nelle situa-
zioni di criticità formativa o occu-
pazionale. Dall’altro vanno favoriti i
cambiamenti nei bisogni, nei valori
e nelle aspettative di generazioni
intere di utenti, quando risultino in-
sostenibili nei reali contesti di vita.
Qualora l’attuale stato di crisi socio
economica permanga nel tempo
diventando perciò strutturale, c’è
da porsi seriamente la domanda se
l’orientamento non debba assume-
re anche la mission di sensibilizzare
le coscienze e promuovere nuovi
valori nelle persone, aiutandole
non solo a perseguire l’inserimento
e l’adattamento nella società così
com’è, ma anche a percorrere con-
sapevolmente scelte di vita alterna-
tive, maggiormente responsabili di
uno sviluppo sostenibile per l’intera
umanità.
Ariella Gliozzo
Psicologa psicoterapeuta,
già responsabile dell’area per lo svi-
luppo dei servizi per l’impiego presso
l’ARL–FVG
Trieste
Piero Vattovani
Psicologo, già responsabile dei servizi
per l’orientamento della Regione FVG
Trieste
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