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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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rienziale diretto, l’autonoma e con-
sapevole rielaborazione del proprio
“mondo” con l’insieme inscindibile
degli elementi ed eventi interiori ed
esteriori in esso presenti e attivi.
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Spostiamoci ora con la riflessione
sull’integrazione, vista anche dal
versante organizzativo dei servizi.
È evidente che l’unitarietà multidi-
mensionale del processo orienta-
tivo individuale non trova attual-
mente un automatico riscontro
nell’ordinaria organizzazione per
settore di competenza dei servizi
istituzionali: scuola, formazione,
lavoro, servizi sociali nella pratica
perseguono mission specifiche che
producono strutture idonee ad in-
tervenire prevalentemente a livello
collettivo e pertanto capaci di pro-
durre “rappresentazioni e risposte
parziali ” alla singolarità dei bisogni
e dei processi della persona. Rima-
ne comunque il fatto che gli eventi
“veri”, quelli che generano cambia-
mento e maturazione, hanno luogo
solo quando si crea un reale incon-
tro, con il coinvolgimento totale
della persona, tra il mondo interio-
re e quello esteriore. Purtroppo gli
agenti primari di tale incontro nei
contesti naturali, cioè la famiglia e i
gruppi informali di socializzazione,
sono diventati spesso insufficienti a
sostenere tale processo di integra-
zione evolutiva. Ma possiamo ricor-
rere proprio all’idea di integrazione,
che come sopra accennato è il mec-
canismo fondamentale da attivare
a livello intra personale, anche per
individuare le soluzioni innovative e
le pratiche più efficaci nei nuovi sce-
nari dell’orientamento. Si è già mol-
to discusso e sperimentato in tema
di integrazione riferita ai sistemi ed
ai servizi formativi ed orientativi ed
è grazie a questo importante baga-
glio di esperienze che ora possiamo
fare delle riflessioni valutative e me-
todologiche basate su fatti concreti.
Un primo dato di riflessione, alme-
no per il campo specifico dell’orien-
tamento, ci porta ad affermare che
l’integrazione organizzativa tra si-
stemi, servizi e prestazioni, è essen-
ziale ma solo se e quando è in grado
d’innescare nella persona il pro-
cesso di integrazione interiore. In
altre parole il “sistema integrato di
orientamento” non è un obiettivo,
ma un semplice strumento che va
valutato, al di là dei contenuti e del-
le intenzioni, sugli effettivi risultati
che produce nelle singole persone
e nelle loro possibilità di inserirsi at-
tivamente e proficuamente nei con-
testi formativi e lavorativi. Attenzio-
Silvio Maria Buiatti, Afro
Basaldella 1938
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