quaderno 38 - page 19

ORIENTAMENTO E SCUOLA
ne però a non lasciarsi tentare dal
polo opposto che potrebbe far ab-
bandonare lo sforzo integrativo con
la scusa dell’onerosità organizzativa
e della difficoltà a misurarne la reale
efficacia. No, non è questa la strada,
perché la possibilità di mettere in-
sieme le diverse componenti della
propria esperienza rimane comun-
que la cosa più importante da offri-
re alle persone affinché siano in gra-
do di riconvertire autonomamente
il disorientamento generalizzato e
continuo prodotto dalla società in
cui viviamo.
Il problema reale è dunque quel-
lo di come fornire servizi che siano
“speculari” ai bisogni delle persone,
in grado cioè di entrare in risonan-
za con le specifiche problemati-
che, negli spazi e nei tempi interni
al loro mondo. In verità la capacità
di rispecchiamento è una funzione
molto sofisticata, una specie di si-
mulatore o incubatore di processo,
utile ad accelerare la rielaborazione
orientava partendo dai contesti di
vita reale. Per attivare questa linea
di lavoro, da parte dei servizi, sono
necessarie però alcune condizio-
ni di base che consentano di poter
usufruire al meglio dell’insieme del-
le opportunità orientative in rete
sul territorio, ma questo aspetto ci
porta direttamente alle questioni di
natura istituzionale e organizzativa.
IL RUOLO FONDAMENTALE
DEL SISTEMA DEI SERVIZI
Da quanto finora detto emerge
inequivocabilmente che l’azione
orientativa efficace non è il risulta-
to di un’azione professionale sin-
gola o di attività e servizi operanti
singolarmente, quanto piuttosto il
frutto di mirate sinergie organizzati-
ve e istituzionali. Parlare di “
Sistema
orientativo integrato
”implica che le
opportunità, le funzioni ed i servizi
presenti nei diversi contesti siano
intenzionalmente organizzati per
rispondere, in maniera trasversale
e continuativa, al bisogno di unita-
rietà del processo orientativo delle
persone. In pratica, è necessario
uno sforzo istituzionale e organiz-
zativo per superare e ricomporre,
nella prestazione orientativa che ar-
riva alla persona, quella frammenta-
zione dei servizi e delle competenze
che caratterizza il settore in Italia.
Tre sono le condizioni essenziali
per avviare, in un territorio omo-
geneo, un sistema orientativo inte-
grato:
1)
L’accoglienza diffusa
. Ovvero la
presenza sul territorio di un’in-
sieme di servizi stabili, sportelli
informativi, centri di orienta-
mento, sportelli lavoro, servizi
sociali ecc., che fungano da ter-
minali sensibili per il bisogno
orientativo del territorio. I vari
servizi devono in qualche modo
Erminia Turrin,
la signora Ligovich, 1955
18
1...,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18 20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,...105
Powered by FlippingBook