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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Macroscopicamente diverso è
il caso dei lavoratori che perdo-
no dall’oggi al domani il proprio
impiego e nel vuoto provocato
dalla mancanza del lavoro ve-
dono cadere anche il loro ruolo
sociale, il loro ruolo in famiglia,
l’immagine di sé come soggetto
attivo in grado di governare la
propria vita. Accompagnare le
persone in passaggi non scelti,
ma subiti e a volte pure in ma-
niera drammatica, significa aiu-
tarli ad elaborare quel senso e
quel significato personale rispet-
to ad avvenimenti collettivi, tale
da promuovere una ricostruzio-
ne del sé e del proprio posto nel
mondo. È evidente che questo
obiettivo non può essere perse-
guito dall’operatore dell’orienta-
mento in solitudine, ma richiede
la messa in rete dell’insieme dei
servizi con le competenze istitu-
zionali necessarie per il reinseri-
mento delle persone nel mondo
del lavoro e nella vita sociale.
La gestione della diversità
. La pre-
senza di gruppi etnici e sociali di-
versificati in aree territoriali con
tradizioni e culture precedente-
mente omogenee costringono
il welfare, la scuola, la formazio-
ne, l’orientamento e i servizi per
l’impiego ad adeguarsi a bisogni
eterogenei e variegati. In par-
ticolare per l’orientamento, la
sfida è duplice in quanto c’è da
accogliere e inserire nei nostri
sistemi scolastici, formativi e
professionali persone che hanno
avuto socializzazioni primarie e
secondarie diverse dalle nostre,
inoltre, l’inserimento richiede di
integrare all’interno dell’azione
orientativa i nuovi percorsi di
vita, originali, frammentati, spes-
so ai margini della legalità e im-
prevedibili tanto agli interessati
quanto agli operatori.
Diverse, ma ugualmente sfidanti,
sono poi le situazioni di recupero di
gruppi consistenti di giovani, demo-
tivati o già fuoriusciti dai sistemi for-
mativi con destini segnati da preca-
rietà e marginalità nel mercato del
lavoro, e di adulti, che hanno perso
il posto di lavoro e risultano poco
appetibili o riconvertibili per altre
attività lavorative. Sono solo alcuni
esempi di target particolari che ri-
chiedono interventi orientativi mol-
to specifici e diversificati in quanto
l’offerta di prestazioni standard ha
poco significato e scarse possibilità
di successo. Per produrre cambia-
menti significativi in situazioni di
vita così difficili, come già detto, è
necessario agire in modo coordina-
to e intensivo su più fronti,anche se
bisogna mettere in preventivo one-
rose sinergie tra servizi e forte impe-
gno nell’innovazione.
INTEGRARE PER
EVOLVERE
Nel ragionamento, che andiamo
sviluppando in questo contributo,
il concetto di integrazione assume
un posizione centrale in quanto
principio portante del processo di
cambiamento evolutivo e maturati-
vo, che viene richiesto alla persona
per orientarsi o ri-orientarsi costan-
temente nella società del cambia-
mento e dell’incertezza. Da un pun-
to di vista individuale, psicologico
e più in particolare orientativo, il
processo di integrazione
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ha una
rilevanza sostanziale sebbene non
esaustiva nello sviluppo personale.
Oggi più che mai è essenziale che le
dinamiche personali di evoluzione
interiore non rimangano limitate ai
processi automatici e talvolta incon-
sapevoli di socializzazione primaria
e secondaria, più idonei ad un adat-
tamento alle componenti statiche
della società, ma si sviluppino an-
che verso una maggiore consape-
volezza e capacità di auto-determi-
nazione dei propri spazi di vita.
Saltiamo dunque, dando per ac-
quisita o facilmente acquisibile
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