QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
38
operatori e infine la messa a punto
e l’adozione di modelli e strumenti
per il monitoraggio e la valutazione
sistematica degli interventi.
Nonostante le analisi e i tentativi
di soluzione delle problematiche
sopra delineate, rimane da affron-
tare la discrasia tra gli obiettivi “alti“
dichiarati per un’ azione orientativa
ben fatta, quali l’auto-orientamen-
to, la consapevolezza, l’autorealiz-
zazione, le pari opportunità negli
studi e nelle carriere ecc. e la forza
dei condizionamenti psicologici e
sociali, che determinano di fatto i
comportamenti, i valori e gli atteg-
giamenti delle“persone reali”, ben al
di là dell’effettiva possibilità di auto-
determinazione. Per ridurre il gap è
necessario in primo luogo andare a
vedere“
se
”, “
dove
”, “
come
ӏ possibile
produrre dei cambiamenti effettivi
internamente ai processi orientativi
delle persone.
SI POSSONO
PROGRAMMARE,OGGI,
I PERCORSI DI
ORIENTAMENTO?
Rispetto al nostro tema, una volta
accettate, come un dato di fatto, la
complessità e l’imprevedibilità a li-
vello macro dei fattori economici e
sociali, dobbiamo subito porci una
questione cruciale: quanto margi-
ne di autonomia e di scelta rimane
all’individuo per programmare i
percorsi della propria vita o alme-
no prefigurarne realisticamente la
direzione. Coesistono infatti la for-
te pressione del condizionamento
socio-culturale, che spinge alla ri-
cerca di percorsi già noti e pertanto
rassicuranti, e la dinamicità dei con-
testi esterni, che obbliga invece al
mutamento e all’adattamento con-
tinuo. I singoli percorsi di vita rap-
Silvio Maria Buiatti,
la moglie,
stampa al bromolio
1921
Agli inizi del secolo scorso, uno
dei più importanti artisti della
fotografia friulana, che venne
riconosciuto tardivamente nella
sua terra, fu SilvioMaria Buiatti
(1890-1982). Poco riconosciuto
e premiato durante la sua lunga
vita, di lui riproponiamo alcune
opere importanti e singolari,
specialmente le stampe di
carattere pittorialista, alcuni
paesaggi e importanti ritratti.
9