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corso, documentato per ogni studen-
te da un apposito portfolio, sarebbe
stato richiesto un primo abbozzo di
progettazione da parte degli studen-
ti sul proprio futuro universitario,
sulla base dei contenuti informativi e
del processo di autovalutazione del-
le competenze promosso dall’intera-
zione in rete e in presenza.
LE AZIONI
IN PRESENZA
CON GLI STUDENTI
La prima attività in presenza svolta
con gli studenti delle classi aderen-
ti è stata ovviamente la presentazio-
ne degli obiettivi, della scansione,
delle modalità progettuali.
Successivamente, gli studenti, tra-
mite lavori di gruppo sui propri bi-
sogni orientativi rispetto al mondo
universitario, hanno individuato i
fili con cui organizzare il forum. Ri-
sultato di tale attività è stata la pre-
disposizione di un primo forum
semplicemente di presentazione e
poi, soprattutto, di un forum depu-
tato all’interazione fra i liceali e gli
orientatori universitari sulle se-
guenti aree:
organizzazione generale dell’U-
niversità;
aree e corsi specifici;
la didattica;
diritto allo studio;
la vita dell’Università;
internet caffè.
Oltre ai forum per gli studenti, è
stato attivo anche un forum per gli
insegnanti coinvolti, per confron-
tarsi su interrogativi e interventi re-
lativi al progetto.
Al termine dell’interazione in fo-
rum, gli studenti hanno riflettuto
con l’insegnante sul percorso ef-
fettuato, confrontando aspettati-
ve ed immagini iniziali con i ri-
sultati dello scambio di informa-
zioni in rete.
I QUESTIONARI
SULLA SCELTA
Il primo questionario, somministra-
to on line all’inizio del percorso tra-
mite password distribuita agli stu-
denti, era volto a verificare le aspet-
tative per il futuro postdiploma e le
esigenze di orientamento.
Constava di 12 domande generali
per tutti sulle immagini del futuro,
della scuola, dell’università, sulla
scelta postdiploma e sulle richieste
di orientamento alla scuola, e di al-
cune domande alternative specifi-
che per le seguenti categorie:
studenti che presumono di iscri-
versi all’Università;
studenti che pensano a corsi di
formazione professionale;
studenti decisi a cercare lavoro;
indecisi.
Il secondo questionario, sommini-
strato alla fine del percorso, era
identico al primo, con l’obiettivo di
misurare eventuali modifiche in-
dotte dal progetto: dal momento
che alla seconda rilevazione erano
assenti 4 studenti, i risultati non so-
no perfettamente comparabili e si
possono prendere in considerazio-
ne soltanto scostamenti numerica-
mente rilevanti.
L’immagine che gli studenti hanno
del futuro rimane sostanzialmente
inalterata: per la maggioranza esso
si connota positivamente come sfi-
da, mentre gli altri si dividono qua-
si ex aequo fra realizzazione ed in-
certezza. Soltanto uno studente alla
fine continua a considerarlo come
un rischio. Per quanto riguarda il
futuro professionale, sembra che il
progetto abbia ridotto il numero di
coloro che non avevano la minima
idea sul da farsi, fornendo ad alcu-
ni certezze sulla scelta, ad altri una
rosa di alternative possibili. Inalte-
rata rimane, com’era prevedibile,
l’immagine del lavoro che per la
stragrande maggioranza è una mo-
dalità di autorealizzazione, per al-
cuni una via verso il prestigio e il
successo, soltanto per due un modo
per contribuire allo sviluppo della
società, per uno infine (ma erano tre
all’inizio) una dura necessità.
L’idea prevalente di Università, in
sintonia con quanto emerso in una
ricerca condotta dall’Ateneo udine-
se su studenti delle scuole superio-
ri,
10
è quella di “sede di formazione
di specifiche professionalità”, se-
guita da “sede di alta formazione
culturale”. Mentre soltanto per uno
studente l’Università si configura
come “sede di ricerca”, dopo il pro-
getto è cresciuto il numero di coloro
che la considerano una “significati-
va esperienza di vita”.
Il giudizio sulla preparazione offer-
ta dalla scuola si concentra su “ab-
bastanza adeguata”, ma non è irri-
levante il numero di coloro che la
considerano “poco adeguata”,
mentre pochissimi sono i giudizi sia
di totale adeguatezza che di totale
inadeguatezza.
Più severo risulta il giudizio inizia-
le sull’orientamento proposto fino a
quel momento dalla scuola: nel pri-
mo questionario la maggioranza lo
valuta come poco o per niente ade-
guato, mentre al termine delle atti-
vità progettuali il giudizio si sposta
sull’abbastanza adeguato. Si può
quindi inferire che il progetto abbia
raggiunto almeno in parte i suoi
obiettivi di orientamento.
Sia nel primo che nel secondo que-
stionario la maggioranza relativa
degli studenti (intorno al 41%) ritie-
ne di essere orientata all’area di in-
Orientamento e scuola
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
32
1...,41,42,43,44,45,46,47,48,49,50 52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,...84
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