Nelle prime azioni (la formazione e
il laboratorio sulle competenze), so-
no state prese in considerazione la
possibile applicazione del bilancio
in ambito scolastico e quindi la sua
trasferibilità a ragazzi di scuola su-
periore.
Trattandosi di adolescenti che non
hanno ancora maturato esperien-
ze professionali e quindi compe-
tenze professionali, si è pensato di
focalizzare l’attenzione oltre che
sulle conoscenze e capacità acqui-
site e sviluppate nelle diverse
esperienze formative e in qualche
caso lavorative, soprattutto sulle
potenzialità, risorse
e
talenti
dei
soggetti, in particolare sulla
com-
petenza generativa
del soggetto, te-
nendo presente che la competenza
è anche “ ciò che permette di pro-
durre un’infinità di condotte ade-
guate ad una infinità di situazioni
nuove” (Rey B., 2003).
Perciò, non si parla di Bilancio di
competenze che fa riferimento alle
pratiche rivolte a lavoratori adul-
ti, ma di Analisi delle competenze
intese come risorse/potenzialità
possedute dal soggetto. “Compe-
tenze” da individuare/riconosce-
re in modo da disporre di maggio-
ri informazioni su di sé, acquisire
fiducia nelle proprie capacità, atti-
vare
“il potere di decidere ciò che é
degno d’interesse”
e quindi di esse-
re affrontato.
Nei confronti dei ragazzi/e tale
pratica analizza e pone in risalto
l’insieme delle competenze acquisi-
te e sviluppate attraverso le espe-
rienze di tipo scolastico, formativo
e talora professionale e sociale.
• La progettualità
Nel nostro concetto di progettua-
lità non c’è necessariamente la de-
finizione dei risultati attesi in ter-
mini di definizione di obiettivi e
di un percorso formativo preciso,
ma l’individuazione di aspetti di
professionalità che per il soggetto
sono importanti e che corrispon-
dono a reali interessi che si posso-
no tradurre in progetti professio-
nali nel momento in cui la persona
si rende conto di qual è
la situazio-
ne
di lavoro in cui si sente se stes-
so, le esperienze in cui il livello di
sfida è equilibrato con il livello di
abilità.
• Il concetto di orientamento
Ciascun soggetto è percepito co-
me
una risorsa, una fonte di espe-
rienze, di comportamenti e capacità
unici
, in questa prospettiva non si
tratta di indicare la strada da se-
guire o il percorso di studi più
adatto ma di rispettare l’indivi-
dualità di ciascuno e avere fiducia
nelle potenzialità di sviluppo del
soggetto.
Attivare il potenziale presente in
ogni soggetto, fornendo strumen-
ti di conoscenza per divenire
“protagonisti del proprio futuro”
diventa un obiettivo del nostro
lavoro.
59
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
32
Orientamento e scuola
Progetto/piano di sviluppo
La stesura di un’ ipotesi di progetto/piano di sviluppo viene messa in atto dagli allievi/e alla fine dei pri-
mi tre colloqui nei quali sono state esplorate le diverse dimensioni del percorso.
Il progetto presentato, viene discusso/
verificato
con le docenti nell’ultimo colloquio in termini di congruen-
za tra livello di aspirazione e possibilità di attuazione.
Il documento di sintesi
Elaborato per ciascun allievo/a, alla fine di ogni percorso, dalle docenti che hanno condotto i colloqui di
analisi delle competenze, include il progetto/piano di sviluppo elaborato da ciascun allievo/a.
Esso riepiloga le competenze rilevate con riferimento alle conoscenze, capacità, strategie di fronteggiamen-
to, motivazioni, interessi, rappresentazione del lavoro e quindi priorità, potenzialità, talenti, e risorse (tra
queste abbiamo considerato gli stili di pensiero: come l’allievo/a sfrutta le abilità che possiede, gli stili di
apprendimento e le esperienze ottimali.
Tab. 1:
Progetto/piano di sviluppo e documento di sintesi