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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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LO STORYTELLING IN ORIENTAMENTO
AUTOBIOGRAFIA E RACCONTO DI STORIE
Andrea Laudadio, Cristina Lolli
NARRAZIONE:
AUTOBIOGRAFIA
E RACCONTO
DI STORIE
Il ruolo sempre più centrale dell’in-
dividuo, del singolo, all’interno del
processo orientativo e formativo ha
sensibilmente incrementato il ricor-
so a pratiche di intervento incentra-
te sulla narrazione.
In realtà, all’interno delle pratiche
narrative è possibile e doveroso,
fare alcuni distinguo. In primo
luogo, la narrazione può prevede-
re almeno due attività: il racconto
di sé, ovvero l’autonarrazione o,
meglio, il racconto autobiografico
e il racconto non riflessivo, all’in-
terno del quale l’oggetto della
narrazione è terzo rispetto a colui
che racconta. In secondo luogo è
possibile distinguere diverse fina-
lità narrative: di analisi e studio,
di potenziamento o di definizione
del proprio sé.
L’intersezione tra attività e finalità
produce una sintesi dei possibili
utilizzi della narrazione attual-
mente in uso. L’autobiografia può
essere utilizzata con finalità di stu-
dio quando, ad esempio, tramite
l’analisi del testo (o del contenuto)
si realizzano ricerche sulle storie
di vita degli individui. Il racconto
può essere utilizzato (e rappresen-
ta uno degli strumenti più potenti)
per l’analisi delle culture organiz-
zative perché consente un accesso
rapido ai miti e ai simbolismi cul-
turali di una organizzazione. Iro-
nicamente, alcuni autori sostengo-
no che il modo migliore per cono-
scere un’organizzazione è sempli-
cemente ascoltare i racconti azien-
dali che le persone si scambiano
vicino alla fotocopiatrice o che for-
niscono – nel rito di “iniziazione”
– al nuovo assunto nei primi gior-
ni (Allan, Fairtlough, Heinzen,
2001). Le storie organizzative rap-
presentano, sempre di più, degli
straordinari “contenitori di senso”
che consentono all’organizzazione
di mantenere la sua integrità e non
frantumarsi sotto i colpi del cam-
biamento e delle turbolenze a cui
sono costantemente esposte (Qua-
glino, 2001).
Il potenziamento delle risorse indi-
viduali e la definizione del proprio
sé sono dimensioni fondanti del-
l’autobiografia (Smorti, 2002). An-
che in questo caso è forte il ruolo
del racconto come contenitore di
senso. Raccontandoci riusciamo a
fare il punto sulla nostra vita, riap-
propriandoci delle nostre risorse e
scoprendone di nuove (Batini e
Zaccaria, 2002) senza tralasciare il
contributo che raccontarsi ha nel
promuovere: l’empowerment (Va-
lastro, 2006) e fenomeni di profon-
da evoluzione del proprio io (De-
metrio, 1995).
Narrarsi è quindi un processo co-
gnitivo attraverso il quale l’indivi-
duo struttura (in unità temporal-
mente significative) le esperienze,
attribuendogli un ordine e delle re-
lazioni. Questo stesso fenomeno av-
viene quando si ascolta una narra-
zione (Batini e Del Sarto, 2005).
Infatti, Simons (1984) ha dimostrato
che l’insegnamento assistito dai
racconti e dalle analogie concrete
consente di migliorare le perfor-
mance degli studenti. Sembrerebbe,
che coloro che apprendono materie
attraverso la narrazione di racconti
abbiano una conoscenza più diretta
della materia studiata e un’idea più
precisa della relazione tra i concetti.
Inoltre, Evans e Evans (1989) nel
tentativo di verificare come raccon-
ti, metafore ed analogie potenzino
alcuni meccanismi cognitivi, hanno
registrando effetti significativi in re-
lazione a tre aree specifiche:
1. Concretizzazione.
L’ascolto del rac-
conto aiuta a dare significato pra-
tico a ciò che potrebbe sembrare
astratto tramite il collegamento
con esempi tangibili e concreti.
2. Assimilazione.
L’apprendimento è
un processo continuo attraverso
il quale si aggiungono informa-
zioni nuove a quelle già possedu-
te in memoria. L’uso di una storia
consente di recuperare vecchie
informazioni immagazzinate e di
vederle sotto una prospettiva
nuova. La storia può fornire un
utile spunto di riferimento su cui
lavorare.
3. Strutturazione.
Coloro che impa-
rano attraverso la narrazione pos-
sono trasferire ciò che hanno ap-
preso ad altre situazioni non di-
rettamente legate a quella specifi-
ca, cioè hanno costruito nuove
forme di conoscenza e sono in
grado di effettuare generalizza-
zioni in altre aree.
empre più spesso, in
orientamento come in
formazione, si sente
parlare di pratiche
narrative, includendo in
questa definizione
tecniche e strumenti
molto diversi tra loro.
Obiettivo del presente
contributo è dimostrare
l’efficacia di una
particolare pratica
narrativa: lo storytelling
S