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tico dall’individualismo al lavoro
d’équipe, retribuzione insoddisfa-
cente, eccessivo lavoro
7
, risorse ca-
renti, precarietà del posto di lavoro,
mobilità, ed infine, scarsa conside-
razione da parte dell’opinione pub-
blica, sono tra le cause principali di
stress
. Come risultato di questi
aspetti stressanti, intrinseci all’oc-
cupazione, tra gli insegnanti trova
facile humus l’insorgenza del
bur-
nout
. Quest’ultimo si esprime
8
a li-
vello fisico (emicranie, ulcere), psi-
cologico (depressione, rabbia) e
comportamentale (diminuzione
delle
performances
, assenteismo
9
).
Lo
stress
si determina dalla reci-
proca interazione tra uomo ed am-
biente ed è sostanzialmente un fe-
nomeno normale, in questo caso si
parla di
eustress
, “[…] qualcosa di
molto simile alla vitalità”
10
(Farnè,
199, p. 20), che, in assenza di effi-
caci meccanismi di
coping
(reatti-
vità individuale), in una loro non
adeguata presenza, o a causa di un
ambiente ostile o non adeguato,
può trasformarsi in un processo dal
divenire fasico, ossia in
distress o
burnout
.
LA RICERCA
ESPLORATIVA
Nella mia tesi di laurea ho scelto di
trattare proprio lo
stress
degli inse-
gnanti, l’interesse per l’argomento
nasce da anni “dietro le quinte”:
mi sono avvicinata alle problema-
tiche della professione docente in
quanto figlia di un’insegnante.
Seppur non propriamente scienti-
fico, tale fatto mi ha permesso nel
tempo di osservare e riflettere
molto. Non era mio interesse cer-
care una misura di quanto “bur-
nizzati” o meno fossero gli inse-
gnanti che hanno partecipato alla
mia ricerca. Infatti, il mio lavoro si
inserisce in quell’area di ricerca-
intervento, quale la Psicologia di
Comunità, il cui obiettivo è quello
di promuovere il miglioramento
della qualità della vita. Tale fina-
lità insiste sullo sviluppo delle ca-
pacità e risorse personali, che in
ultimo rafforza lo sviluppo delle
competenze della comunità. In tale
ottica si è cercato di esplorare la
possibile esistenza di una rela-
zione significativa tra due dimen-
sioni chiave nella lotta allo
stress
:
da un punto di vista individuale si
parla di autoefficacia, da un punto
di vista ambientale di supporto so-
ciale.
Inoltre, considerando che la scuola
delle riforme, non è un caso ita-
liano isolato, bensì, essa ha avuto
una forte crescita all’interno del
macroscopico movimento politico
e sociale dell’Europa unita, si av-
vertita l’esigenza di uno studio che
riguardasse le problematiche sin
qui discusse non solo per ciò che
riguarda il panorama italiano. La
ricerca esplorativa
11
messa a punto
ha voluto essere un confronto tra
le opinioni di insegnanti italiani e
spagnoli sulle difficoltà del proprio
lavoro, sulle possibili migliorie,
sulla percezione della propria ca-
pacità di influire sugli eventi (au-
Orientamento e scuola
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
31
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7
Comprendendo anche il cosiddetto “lavoro
sommerso”, ossia le ore lavorative extracurri-
culari, spese cioè fuori dall’orario settimanale
previsto.
8
Sintomi descritti da Cunningham, W. G.
(1982).
Teacher burnout: a psychoeduca-
tional perspective.
Teachers College Record,
83, 235-243.
9
Tra le cause di abbandono sempre più fre-
quente della carriera da parte di professio-
nisti competenti vi è proprio il burnout
(Cun-
ningham, 1982; Farber & Miller, 1981.)
10
La definizione che dà di stress il direttore
dell’Istituto Canadese di Sanità.
Farnè, M.
(1999).
Lo stress.
Bologna: Il Mulino.
11
A tal fine è stato messo a punto un questio-
nario psicosociale, tenendo presente che, sep-
pure Paesi dell’Unione Europea, accomunati
da un movimento di riforme simili (ad
esempio quella riguardante l’autonomia), i
sistemi scolastici sono differenti e conservano
le loro peculiarità.
Albino Lucatello, Il Tagliamento, 1965, olio su tela, 127 x 95 cm
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...92
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