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ORIENTAMENTO E scuola
LA SCUOLA-OSPEDALE
Un intervento di sistema
per aiutare I giovani degenti
Alessandra Merighi
Una scuola“come
quella vera”
A qualsiasi età, la malattia grave spe-
gne i colori, schiaccia gli orizzonti, az-
zera i sogni. Nella fase adolescenziale
ancora di più.
Il mondo si fa nero, precipita, e in-
ghiotte tutto, sfumature comprese.
Lisa non accettava neanche il grigio
dei lunghi corridoi dell’ospedale, perché
ogni passo le suggeriva che così sareb-
be stata la sua malattia: lunga e grigia.
Lei chiedeva l’azzurro, il verde e il gial-
lo, voleva continuare a vederli, a caval-
carli per andare oltre.
Parole chiare e forti, le sue, finite nel
sogno di un medico e cementate nelle
fondamenta che, poi, elevandosi, gli
hanno dato corpo.
Era il 2007: nasceva l’Area Giovani, il
primo reparto in Italia per malati on-
cologici adolescenti, quattro camere
variopinte e un ampio salone attrezzato,
al terzo piano del Cro (Centro di riferi-
mento oncologico) di Aviano.
Chi l’aveva sognato era il dottor Mau-
rizio Mascarin, pediatra e oncologo.
“
Negli ultimi 25 anni, in relazione al
miglioramento della sopravvivenza, gli
adolescenti non avevano avuto i risultati
riscontrati in altre fasce d’età“,
afferma
il dottore, ancor oggi responsabile del
reparto.
“Emergeva la necessità di crea-
re un nuovo percorso assistenziale, co-
struito sulla base delle loro peculiarità,
assolutamente diverse da quelle di un
bambino o di un adulto. L’Area giova-
ni doveva divenire uno spazio aperto,
multidisciplinare, in grado di restituire ai
ragazzi una vita normale pur in ospeda-
le, gestito da un gruppo di professionisti
capaci di prendersi cura della persona e
non solo della sua parte malata. L’uni-
versità non ha mai preparato in questo
senso, e perciò tutti coloro che opera-
no qui, medici, infermieri, psicologi ed
educatori, hanno seguito uno specifico
piano di formazione
”.
La filosofia dell’Area giovani non po-
teva, quindi, tralasciare nemmeno l’a-
spetto scolastico.“
La scuola è un valore
”,
prosegue il dottor Mascarin,“
e come tale
dev’essere garantito a tutti, compresi
coloro che, costretti a lunghi ricoveri,
non possono frequentare le lezioni. Per
questo motivo, ci siamo rivolti all’Asso-
ciazione Soroptimist di Pordenone, che
contava al suo interno parecchie inse-
gnanti, e, insieme, abbiamo realizzato
il Progetto Scuola-Ospedale. I docenti
hanno iniziato ad aiutare i ragazzi su
base volontaria, ma quando si è profi-
lata la necessità di formalizzare l’intera
attività, è stato coinvolto l’Istituto com-
prensivo di Aviano, autorizzato dall’Uf-
ficio Scolastico Regionale a certificare i
percorsi didattici
”.
“
Con gli insegnanti volontari, più di
60
” spiega la maestra Paola Fabbro, re-
l Progetto “Scuola-
Ospedale”
si mette a disposizione
degli studenti che
possono
proseguire nel percorso
formativo
ed educativo anche se si
trovano
ad affrontare lunghe
degenze
I