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ORIENTAMENTO
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
La rete
interistituzionale
per l’alternanza:
aspetti positivi e
criticità
Grazie alla legge 107 i percorsi di alter-
nanza scuola lavoro si sono trasformati
in parte integrante del curricolo scola-
stico e componente strutturale della
formazione
al fine di incrementare le
opportunit di lavoro e le capacit di
orientamento degli studenti
.
In realtà solo sporadicamente i per-
corsi di alternanza proposti in passato
dagli istituti scolastici sono stati il frutto
di una richiesta da parte dello studente,
molto spesso sono stati la conseguenza
di una progettazione offerta, in alcuni
istituti, a classi intere o a gruppi classe.
Di conseguenza, l’incremento del
numero di studenti coinvolti, nel pri-
mo anno di applicazione delle nuove
norme, ha comportato una serie di
problematiche che dovranno essere
considerate ai fini della pianificazione
delle future iniziative.
Le difficoltà, riscontrate all’interno del-
le scuole e di seguito descritte, sono
emerse da un’indagine condotta sull’e-
sperienza maturata nell’a.s. 2015/16 da-
gli istituti secondari di 2° grado aderenti
alla rete “Orienta-Insieme” di Vicenza.
La difficoltà organizzativa
Documentazione
, ovvero: patto formativo,
registro delle presenze, monitoraggio a
fine stage, valutazione del tutor ospitante,
test in entrata ed uscita da parte dell’al-
lievo ecc.; archiviazione della stessa con
costruzione della scheda personalizzata
triennale dell’allievo (database); richiesta
di autorizzazioni, emissione di circolari,
stesura di convenzioni e modulistica
per l’osservazione e la valutazione da
compilare e sottoscrivere da parte di
più soggetti.
Pianificazione dei percorsi,
ovvero:
verifica di non simultaneità con altri
eventi didattici già programmati, lavo-
ro di coordinamento con la segreteria,
e-mail, telefonate, reperimento docenti
accompagnatori in particolare per le
classi con alunni in disabilità, alternanza
nella sorveglianza per docenti con più
scuole o plessi.
Rendicontazione,
ovvero: ore effettive,
svolte in alternanza scuola-lavoro, in
quanto si tratta molto spesso di relazioni
umane e sociali necessarie per la pro-
gettazione, difficilmente documentabili.
La difficoltà Formativa
Flessibilit curriculare
: benché essa
sia regolamentata dal 1999 dal DPR 275
sull’Autonomia scolastica, tuttora molti
docenti manifestano resistenze rispet-
to alle conseguenti variazioni del loro
orario di servizio.
Tutoraggio
: poca disponibilità degli
insegnanti ad intrattenere i rapporti con
Soggetti esterni per l’organizzazione dei
percorsi di alternanza, soprattutto nel
periodo estivo.
Competenze
: resistenza da parte
dei componenti del Consiglio di clas-
se nell’assunzione del nuovo modello
scolastico. Infatti, in alcune scuole la
indubbia mole documentale è risultata
ancor più onerosa a causa delle scarse
competenze digitali degli insegnanti
coinvolti.
Le problematiche all’esterno
, invece,
afferiscono precipuamente a:
difficolt di individuare un nume-
ro sufficiente
di strutture pubbliche o
private per svilupparepercorsi di alter-
nanza;
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diffidenza dei dipendenti
rispetto agli
studenti in alternanza riscontrata in al-
cune aziende, presumibilmente a causa
di un’inadeguata informazione;
struttura e dimensioni delle aziende
dell’area
, prevalentemente piccole con
modelli di governance semplificata;
inadeguatezza delle persone prepo-
ste al tutoraggio
, rilevata peraltro nel-
la minima parte delle aziende ed enti
coinvolti;
carente informazione
in merito ai
comportamenti da tenere per la sicu-
rezza personale negli specifici comparti
produttivi.
Questioni presumibilmente già note a
molti, ma l’orizzonte che si va raffiguran-
do sollecita l’individuazione di adeguate
soluzioni, che già la normativa vigente
configura come linee di intervento, di
seguito descritte.
La formazione docenti
La
Guida Operativa per la scuola
affer-
ma che
il potenziamento dell’alternanza
scuola lavoro mira
all
’introduzione di
misure per la formazione dei docenti,
finalizzate all’aumento delle competen-
ze per favorire i percorsi di alternanza
scuola lavoro anche attraverso periodi
di formazione presso enti pubblici o im-
prese;
a sua volta, la legge 107 prevede
la formazione in servizio. La formazione
dei docenti è considerato un elemento
prioritario del percorso di innovazione,
tuttavia, è auspicabile una maggiore
responsabilizzazione sia nella scelta dei
formatori che nella definizione delle
attività formative destinate a docenti
in servizio o neoassunti.
Il registro nazionale
L’art. 1, comma 41della legge 107/15,
prevede l’istituzione
del registro nazio-
nale per l’alternanza scuola-lavoro
per
agevolare le scuole nella ricerca degli
enti pubblici e privati disponibili a svol-
gere i percorsi di alternanza. Purtroppo
il registro è appena stato istituito e non
possiamo sapere se esso risponderà
adeguatamente alle effettive necessità
del contesto scuola e lavoro. L’esigenza
che sembra emergere è un portale in
cui si possano incrociare domanda e
offerta di percorsi di alternanza anche
a livello territoriale.
Le reti
La
Guida Operativa per la scuola
, ri-
porta:
• La buona riuscita dei percorsi di
alternanza richiede la presenza di
alcuni elementi indispensabili di co-
ordinamento e di co-progettazione;
• un accordo tra i soggetti (scuola/
impresa o altra struttura ospitante)
che assicurano il supporto formativo
al giovane che apprende; questo
accordo deve promuovere la col-
laborazione a livello organizzativo,
progettuale, attuativo e puntare ad
un controllo congiunto del percorso
formativo e alla valutazione condi-
visa dei risultati di apprendimento;
• la progettazione dell’intero percor-
so, sia delle attività in aula che dei
periodi di permanenza nella struttu-
ra ospitante, condivisa e approvata
non solo dai docenti della scuola e
dai responsabili della struttura stes-
sa, ma anche dallo studente, che
assume cos una consapevolezza e
una responsabilità diretta nei con-
fronti del proprio apprendimento;
• la rilevanza delle attività previste
dal progetto di alternanza rispetto
al percorso individuale di apprendi-
mento, anche quando queste sono
realizzate in situazioni che preve-
dono il coinvolgimento dell’intera
classe o di gruppi di studenti, con
particolare attenzione alla promo-
zione dell’autonomia del giovane
coerentemente con il progetto per-
sonalizzato;
• un flusso costante di informazioni
tra i vari soggetti coinvolti, ciascuno
dei quali non si limita solo alla realiz-
zazione delle azioni di sua compe-
tenza, ma deve preoccuparsi anche
del collegamento con le attività re-
alizzate da altri soggetti.
In tale quadro dovrebbe inserirsi lo
stretto collegamento con le famiglie e
la divulgazione delle informazioni ne-
cessarie nell’area territoriale di compe-
tenza oltre che all’interno degli enti ed
aziende in cui si sviluppano i percorsi
di alternanza.
La legge 107/15 individua nella
Costi-
tuzione di reti tra istituzioni scolastiche
del medesimo ambito territoriale
lo stru-
mento atto a sostenere tale processo
.