QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 43
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VERSO NUOVI MODELLI
ORGANIZZATIVI DELLA
SCUOLA: I FONDAMENTI
DEL PROCESSO
La funzione docente assume nel cam-
biamento una centralità organizzativa e ad
essa è affidato il conseguimento pratico de-
gli obiettivi di miglioramento della qualità
attraverso la revisione dei processi lavorativi
che prevede il coinvolgimento di tutte le
parti in causa per superare la complessità
insita in modelli che modificano assetti
consolidati da prassi vetuste.
Un insegnamento di qualità, all’interno
di percorsi scolastici fortemente integrati
con la formazione professionale ed il lavoro,
è condizione indispensabile per fronteg-
giare le sfide che attendono la scuola nel
prossimo decennio.
Per agevolare l’ingresso dei giovani nel
mercato del lavoro la scuola deve miglio-
rare l’efficienza dei suoi sistemi di insegna-
mento e deve darsi nuovi modelli organiz-
zativi in cui si elidano i limiti connessi alle
diverse vocazioni istituzionali dei vari enti
di formazione ed istituti coinvolti e in cui
assumano centralità gli stili di apprendi-
mento degli allievi. Stili che
“sono caratte-
ristici comportamenti cognitivi, affettivi e
fisiologici che funzionano come indicatori
relativamente stabili di come i discenti per-
cepiscono l’ambiente di apprendimento,
interagiscono con esso e vi reagiscono”
1
.
È evidente che solo scelte consapevoli
delle allieve e degli allievi consentono le
transizioni ed i passaggi all’interno del siste-
ma di istruzione e formazione e da questo
nel mondo del lavoro, nonostante la sua
segmentazione.
È necessario quindi migliorare i risul-
tati nel settore dell’istruzione in ciascun
segmento (prescolastico, elementare, se-
condario, professionale e superiore) ed è
altresì indispensabile che la scuola si dia
un’impostazione integrata che comprenda
le competenze fondamentali e miri a ridur-
re l’abbandono scolastico per garantire le
necessarie efficienza ed efficacia al sistema
d’istruzione e di formazione a tutti i livelli
(dalla scuola materna, all’insegnamento
superiore).
Il modo di intendere e applicare la
qualità su basi tecniche e statistiche non
è adeguatamente ed immediatamente
applicabile in un contesto- tipo educati-
vo formativo. Molti educatori, infatti, spe-
cialmente quelli che sono principalmente
coinvolti nella dimensione umana degli
apprendimenti, possono divenire estrema-
mente diffidenti verso principi della qualità
e verso l’applicabilità
tout court
del ciclo di
Deming
2
come peraltro già affermato da
Owens
3
nel testo
“Organizational beha-
viour in education: Instructional leadership
and school reform”.
Per individuare il punto di avvio di nuovi
modelli organizzativi della scuola è indi-
spensabile riflettere sui ruoli e sui compiti
esercitati dagli attori interni alla scuola i di-
rigenti ed i docenti: i primi sono identificati
come
“responsabili dello stabilire lo scopo
di un’operazione, determinare obiettivi mi-
surabili ed intraprendere le azioni necessa-
rie per realizzare tutti quegli obiettivi”
nella
definizione data da Crosby
4
e
“responsa-
bili del controllo sulle politiche di sviluppo
aziendale, dei processi di innovazione e di
cambiamento organizzativo”
come affer-
ma J.M. Juran. Lo stesso definisce le pietre
miliari di un processo che può condurre
alla qualità di un modello organizzativo in
campo educativo formativo che ricombini
i percorsi in un
“novum”
capace di rispon-
dere alle domande di senso e di significato
che ci vengono poste dall’attuale fase socio
economica.
L’innovazione passa attraverso queste
“milestones”
ad iniziare dalla identificazione
dei portatori di interessi interni ed esterni e
dalla determinazione dei loro bisogni. Sarà
necessario saper tradurre queste esigenze
nel linguaggio proprio dell’istituzione edu-
cativa comunicandole in maniera efficace
a tutti gli attori del processo. Le leadership
diffuse dell’apparato multiattoriale che
compone il nuovo modello organizzativo
5
(Istituti di Istruzione, Centri di formazione
professionale, Imprese, Istituti Tecnici su-
periori) deve essere capace di sviluppare
percorsi formativi che corrispondano alle
richieste ed ai bisogni educativi espressi
dai portatori di interessi. Punto centrale del
lavoro di pianificazione sarà l’ottimizzazione
dei processi inmodo da soddisfare l’esigen-