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ORIENTAMENTO E SCUOLA
Lo sviluppo di un’economia basata sulla
conoscenza richiede un nuovo “modello
organizzativo” dei servizi di istruzione e
formazione in cui responsabilità sociale,
“governance”
di sistema e gestione delle
risorse siano organizzati collegialmente
in un modo rivisitato affinché gli Istituti
possano essere luogo di crescita e matu-
razione, di confronto con l’innovazione, di
incoraggiamento all’imprenditorialità, di
trasferimento di competenze tecnologiche
I Poli tecnico professionali possono co-
stituire un nuovo modello formativo che
integra le risorse di scuola, formazione pro-
fessionale, università e mondo del lavoro.
Essi rappresentano un modello formativo
in cui una strutturazione dei corsi centra-
ta sulle competenze e connotata da una
forte modularità permetta la creazione di
profili in uscita estremamente diversificati
tra loro, superando l’eterogeneità, la fram-
mentazione e l’esistenza di barriere regio-
nali, istituzionali e settoriali che frenano il
trasferimento e l’arricchimento del sapere.
I Poli tecnico professionali possono di-
ventare contesti d’apprendimento dove
sia tanto importante il “dove” e il “come”
quanto il “cosa” si apprende
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.
In questi nuovi contesti, innovativi per
l’uso di approcci metodologici multidi-
sciplinari di facile applicabilità operati-
va, diventa prioritaria la considerazione
dell’opinione dei diversi
stakeholder
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e la
valutazione incentrata sul risultato dell’ap-
prendimento e non sul processo d’appren-
dimento.
Focalizzarsi sul
learning outcome
è una
scelta allineata agli ultimi standard europei
in fatto di qualifiche e crediti. L’assicurazio-
ne della qualità stimola gli insegnanti ad
impegnarsi nel miglioramento del processo
di apprendimento, li aiuta ad auto-valutarsi
e a riflettere sulle proprie pratiche didatti-
che e promuove una visione condivisa per
l’insegnamento.
Nel nuovo modello organizzativo rap-
presentato dai Poli Tecnico Professionali gli
obiettivi dell’insegnamento sono espressi
in termini di professionalità da raggiungere
e non più in termini di singola disciplina.
Questo incrementa una maggiore coesio-
ne e cooperazione tra docenti che indivi-
duano strategie per raggiungere obiettivi
comuni e li incoraggia ad essere più inno-
vativi e flessibili.
L’assicurazione di una qualità “espansa”
implica uno stretto legame tra insegna-
mento impartito e verifica dell’appren-
dimento effettivamente ottenuto, inteso
come pieno raggiungimento di compe-
tenze da parte dello studente. Il processo
che il progetto intende innescare è quello
di un continuo miglioramento degli ap-
prendimenti, che si genera attraverso un
consapevole
modus operandi
degli inse-
gnanti ed una loro rinnovata motivazione.
Quest’ultima nasce dalla soddisfazione per
il raggiungimento dei risultati di apprendi-
mento degli studenti e dalla condivisione,
tra docenti, delle strategie didattiche che
hanno portato a quei risultati.
Ciò richiede un solido quadro di
gover-
nance
che consenta di utilizzare gli stru-
menti a disposizione in modo da garantire
una realizzazione efficace entro termini
prestabiliti.
NUOVI MODELLI
DI ORGANIZZAZIONE
E GOVERNO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
La promozione di un insegnamento di
qualità deve affrontare molte sfide in par-
ticolare devono garantire che l’istruzione
che offrono risponda alle aspettative de-
gli studenti ed alle esigenze dei datori di
lavoro, sia oggi che nel futuro.
I Poli Tecnico Professionali sono orga-
nizzazioni complesse, vere e proprie reti
didattiche, in cui la visione strategica deve
essere ben allineata con i nuovi paradigmi
generati dalla velocità del cambiamento
tecnologici e con il
know how
delle impre-
se. All’interno di queste reti le necessarie
innovazioni nell’insegnamento derivano
dalla azione integrata e sinergica di una
molteplicità di docenti che scambiano
tra loro competenze docimologiche, mo-
dalità operative e tempo in una logica di
“redistribuzione condivisa” che supera gli
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