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ORIENTAMENTO E SCUOLA
vanno intesi come realtà spazio relazionali
in cui possa essere fornito il massimo sup-
porto allo scopo di favorire i risultati degli
studenti tramite le opportune azioni di
consulenza, di orientamento professionale
e di tutoraggio.
Lo sviluppo di programmi basati sulle
valutazione delle competenze rappresen-
ta un elemento che può spingere verso
migliori apprendimenti cui si può giun-
gere anche attraverso l’autovalutazione
delle sperimentazioni, la revisione tra pari,
l’analisi comparativa delle pratiche. Una
didattica orientata verso l’erogazione di
premi all’eccellenza e la valutazione espres-
sa dagli studenti rappresentano due tra i
più importanti propulsori verso la qualità.
Gli studenti esprimono una crescente
domanda di insegnamenti significativi e
rilevanti perché vogliono assicurarsi che
la loro istruzione porti ad esiti spendibi-
li nei contesti di inserimento successivi
all’istruzione e li doti delle competenze
necessarie per evolvere professionalmente
nel corso della vita.
I Poli Tecnico Professionali devono di-
mostrare di essere erogatori affidabili di
un’istruzione di buona qualità, che passa
attraverso il bilanciamento tra gli insegna-
menti erogati e gli apprendimenti conse-
guiti, dal momento che solo la qualità degli
insegnamenti, in sé, non è più sufficiente a
mantenere la reputazione di un’Istituzione
che opera in un ambiente complesso, in
cui interagiscono varie parti interessate: i
ministeri di riferimento, le autorità loca-
li, le parti sociali, ciascuna con le proprie
aspettative. Inoltre, devono essere capaci di
aumentare l’efficienza del processo di inse-
gnamento e di apprendimento, con vincoli
di finanziamento più severi per rispondere
alla necessità di produrre una forza lavoro
qualificata ed in grado di affrontare le sfide
del 21° secolo.
Si deve, altresì, tener presente che la qua-
lità del processo d’insegnamento è anche
influenzata da variazioni di contesto che
si verificano all’interno dell’ambiente di
apprendimento. Tali variazioni sono rappre-
sentate principalmente da fattori tra loro
indipendenti rappresentati dalla diversità
dei profili degli studenti in ingresso, dal
campo di applicazione sempre più ampio
e dai rapidi cambiamenti tecnologici, che
possono rendere rapidamente obsoleti
i contenuti dei programmi e le pratiche
pedagogiche.
I cambiamenti fondamentali nel mon-
do del lavoro nel corso degli ultimi venti
anni hanno implicato un aumento della
domanda di competenze cognitive e in-
terpersonali non di routine e un calo della
domanda di abilità cognitive di
routine
connesse al lavoro fisico e a compiti ripe-
titivi (OCSE, 2012).
I formati devono entrare in una realtà
produttiva connotata dal lavoro interdi-
sciplinare e caratterizzata da una note-
vole complessità e incertezza. Per questo
motivo sarà necessario far sì che gli stu-
denti acquisiscano competenze appro-
priate che li mettano nella condizione di
costruire e creare conoscenza, insieme alla
capacità di riformulare il concetto stesso
di conoscenza in diverse situazioni di ap-
prendimento. Sarà necessario, a tal fine,
costruire più stretti collegamenti con la
vita lavorativa. Infatti, l’apprendimento così
radicato potrebbe aiutare ad interpretare e
rispondere alle sfide che provengono dal
mondo del lavoro, utilizzando altre forme di
insegnamento ed altri modelli di apprendi-
mento, come quelli basati su progetti che
forniscono opportunità di acquisizione sia
delle competenze generiche, sia di quelle
professionali.
Le istituzioni dovranno imparare come
servire al meglio la comunità studente-
sca sostenendo alti standard di qualità in
quanto è fuor di dubbio quanto oggi gli
studenti siano diventati il punto focale della
strategia di apprendimento. Allo stesso
tempo, gli studenti sembrano essere diven-
tati più sensibili alla parità di trattamento, a
pari opportunità di apprendimento fornite
con l’insegnamento, ad una valutazione
trasparente ed equa ed all’acquisizione
di competenze che consentano loro un
rapido inserimento lavorativo e sociale.
Questo punto di vista sull’apprendimento
ha quindi cambiato il ruolo dei formatori
che sono, prima di tutto, esperti nel far sì
che i corsisti maturino le competenze e i
risultati di apprendimento programmati.
Il nuovo insegnamento ed i nuovi para-
digmi di apprendimento implicano innan-