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ORIENTAMENTO E SCUOLA
allora, in che modo le tre metafore del
viaggio possono funzionare per alludere
a tre diverse forme di apprendimento.
L’organizzazione di un travelling è a ca-
rico di una guida, ossia di un esperto che
conosce le modalità e gli strumenti più
opportuni per effettuare il percorso. La
persona che incarna questo ruolo deve
essere consapevole dei desideri e dei
bisogni dei viaggiatori, deve mettere in
atto tutte le strategie per dare corso alle
diverse fasi del viaggio, alla loro scan-
sione temporale, ad un controllo siste-
matico dei comportamenti individuali
che devono sempre essere ricondotti a
pratiche di tipo collettivo. In termini di
esperienza educativa, l’apprendimento
guidato, il docente o il trainer si fa carico
di tutte le decisioni più importanti, gli
obiettivi da raggiungere, le strategie da
mettere in atto, i risultati da ottenere e
gli strumenti con cui eseguire il monito-
raggio e la valutazione delle prestazioni
realizzate.
Nel caso invece del viaggio impostato
sul trekking i partecipanti non hanno
definito fin da subito un progetto pre-
ciso. Si tratta di un gruppo che ha preso
accordi molto blandi a proposito della
data di partenza ma che assume de-
cisioni sulla direzione del viaggio e sui
ritmi da rispettare in forma molto fles-
sibile e possibilista. Non esiste un capo
comitiva, così come l’obbedienza non
è una virtù. Il riferimento al modello di
apprendimento strutturalmente analogo
riguarda l’apprendimento esperienziale,
in cui non sono identificabili un leader,
degli obiettivi fissati per essere raggiunti
e strumenti di controllo. Sono piuttosto
le circostanze, le motivazioni personali
del singolo viaggiatore, la scoperta, la
sperimentazione, a determinare il corso
dell’esperienza di apprendimento e il suo
eventuale successo.
Tra il travelling e il trekking abbiamo
precedentemente collocato l’exploring:
si tratta, in questo caso, di una espe-
rienza di viaggio non basata sulla ricer-
ca del divertimento ma sulla necessità
di trovare un territorio dove progettare
una nuova esperienza di vita. Uscen-
do dall’immagine metaforica, a questa
esperienza corrisponde l’apprendimento
basato sull’azione (Revans, 1982) in cui
docente e discente incarnano un ruolo
più attivo ed esplicito nell’individuare gli
obiettivi delle pratiche di apprendimento
e intervengono in maniera dinamica in
accordo con i bisogni di conoscenza e
di formazione che emergono dalle lo-
ro azioni e dalle concrete circostanze di
lavoro e di vita.
I tre modi di effettuare il viaggio nei
territori dell’apprendimento si manife-
stano nelle situazioni scolastiche, così
come nel mondo del lavoro, ma anche
nelle condizioni di vita quotidiana. Nel
contesto del mondo del lavoro proba-
bilmente prevale l’apprendimento espe-
rienziale, a scuola sarà l’apprendimento
guidato a risultare prevalente, ma sono
sempre più frequenti cambiamenti di
tendenza. A queste novità sarà sempre
più opportuno, nel futuro, riservare at-
tenzione.
Luciano Arcuri
Professore Emerito
di Psicologia sociale
Università degli studi di Padova
NOTE
1
Il seminario, organizzato dalla
Provincia di Treviso, si è svolto il 15
Dicembre 2012.
1...,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38 40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,...118
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