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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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LE FUNZIONI
DELL’APPRENDIMENTO
Il modo più sistematico con cui ana-
lizzare i meccanismi dell’apprendimento
auto-guidato pare essere quello sugge-
rito da Simons (1989) il quale propone,
quali elementi costitutivi del modello,
l’insieme delle funzioni che devono es-
sere rese operative nelle diverse fasi del
processo di apprendimento: prima che
questo avvenga, durante il suo svolgi-
mento e dopo la sua conclusione, ad
opera dell’allievo da solo o con il con-
tributo e il supporto di altri. Alle tre fasi
così definite possiamo dare un nome:
la
preparazione, l’esecuzione e la chiusura
.
Un individuo capace di apprendere in
modo auto-diretto deve essere in grado
di predisporre inmaniera indipendente lo
scenario del processo di apprendimen-
to, in maniera indipendente deve dare
corso alle funzioni esecutive, e sempre
in maniera indipendente deve riuscire a
chiudere il processo.
Sempre in relazione al modello pro-
posto da Simons le tre fasi appena ci-
tate possono essere scomposte in tre
componenti:
la cognitiva, l’affettiva e la
metacognitiva.
Tanto per dare un’idea delle funzioni
che devono essere attivate nella fase
preparatoria del processo di apprendi-
mento possiamo, a titolo di esempio,
citare la mobilitazione delle conoscenze
e le abilità possedute per gestire il nuovo
compito, e in questo caso ci riferiamo
alla componente cognitiva. Ma possia-
mo citare il sentirsi impegnato in una
sorta di sfida, e in questo caso facciamo
riferimento alla componente affettiva.
E infine possiamo citare la scelta di una
strategia di apprendimento, e in que-
sto caso rimandiamo alla componente
metacognitiva della funzione attivata.
Rimandiamo al lavoro di Simons per
una classificazione e descrizione delle
funzioni attivate nelle fasi esecutiva e
di chiusura.
Ci pare interessante soffermarci, in-
vece, sui modi diversi con cui le funzio-
ni dell’apprendimento possono essere
organizzate, eseguite e controllate. Nel
caso di un processo di
apprendimento
guidato
sarà l’insegnante, il genitore, il
manager, il counselor a prendersi cura
e a mettere in azione le funzioni oppor-
tune, mentre all’allievo verrà chiesto di
eseguire dei compiti secondo le indica-
zioni ricevute. Nel caso invece di un
ap-
prendimento auto-guidato
sarà l’allievo
a prendersi in carico in maniera consa-
pevole le funzioni richieste. Infine, una
situazione relativamente frequente sarà
quella in cui si realizzerà una divisione dei
compiti, in cui cioè allievo e insegnan-
te avranno accesso e responsabilità di
gestione di funzioni separate. Un altro
possibile scenario è quello proposto da
unamodalità di apprendimento che pos-
siamo definire
esperienziale
, quando le
fasi di controllo e di esecuzione delle
funzioni del processo di apprendimento
si realizzano in maniera inconsapevole,
nel corso delle esperienze di vita e di la-
voro quotidiane, senza una attribuzione
esplicita di responsabilità a specifiche
persone (Vann, 1996).
L’APPRENDIMENTO
E LA METAFORA DEL
VIAGGIO
Per dare un senso più pregnante alla
distinzione appena proposta forse vale
la pena ricorrere ad unametafora: quella
del viaggio. Le tre diverse forme di ap-
prendimento possono essere comparate
a tre modi con cui le persone possono
intraprendere una esperienza di viag-
gio: ci riferiamo al
travelling
, ossia allo
spostamento tradizionale con finalità
turistiche, al
trekking
, ossia il muoversi
a piedi o in bicicletta alla ricerca attiva
e auto responsabilizzante di nuovi sce-
nari, e infine all’
exploring
, l’esperienza di
viaggio non dettata tanto dalla ricerca
del piacere per la scoperta di nuovi am-
bienti, quanto dal bisogno di individuare
territori sconosciuti, capaci di costitui-
re un opportuno ambiente per iniziare
una nuova esperienza di vita. Vediamo,