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ORIENTAMENTO E SCUOLA
nica loro che dovranno partecipare
ad un’esperienza che si svolgerà in
coppia maschio-femmina e ribadisce
l’importanza del “mettersi in gioco”e
dell’espressione delle proprie emo-
zioni al termine dell’attività.
Concorda, poi, insieme agli alunni la
modalità di formazione delle coppie
maschio-femmina. La consegna data
dall’insegnante a ciascuna coppia di
alunni è la seguente (i nomi non cor-
rispondono a quelli dei soggetti reali):
“Mettetevi seduti uno/a di fronte
all’altro/a, con le ginocchia che si tocca-
no e senzaaccavallare le gambe
(seduti
in tale posizione diviene impossibile
non comunicare).
Prendetevi le ma-
ni e guardatevi negli occhi. In questo
momento Annalisa sta per iniziare un
lungo viaggio nella scuola secondaria
e nella vita e porta con sé uno zaino.
Cerca, Leonardo, di trovare tre immagini
o aspetti o interessi importanti di te (es.
aspetti del carattere, uno sport, di quello
che hai provato in alcune occasioni in
classe, ecc.) che sei riuscito a coltivare,
di cui sei orgoglioso, da consegnare ad
Annalisa. Cerca di spiegarle anche per-
ché sono stati importanti per te. Lei le
metterà nello zaino e quando ne avrà
bisogno, nel lungo cammino della vita,
le prenderà e le farà sue.”
Successivamente l’altro/a com-
pagno/a che fa parte della coppia
deve consegnare analogamente tre
immagini proprie.
Anche l’insegnante lascia nello
zaino degli alunni tre aspetti di Sé.
L’insegnante deve stimolare gli alunni
a parlare reciprocamente, facendo di-
venire quel tempo-spazio un’occasio-
ne per coltivare una pratica riflessiva
sull’esperienza.
Ecco alcuni esempi di “immagini”:
Giacomo a Laura: “Ti do la mia capacità di fare amicizie, perché tu alla scuola media possa subito
conoscere nuovi compagni e la mia voglia di divertirmi, perché tu non possa essere mai triste”.
Daniele a Gianluca: “Ti do la mia pazienza perché tu possa non rispondere alle provocazioni dei
compagni e ti regalo un portafortuna, affinché possa sempre portarti fortuna”.
Lorenzo a Sofia: “Ti regalo il coraggio, per non aver paura della nuova scuola e la passione per il
divertimento e per il gioco, affinché tu possa divertirti di più”.
Laura a Giacomo: “Ti do la mia voglia di amicizia, perché tu possa subito farti nuovi amici e il mio
impegno per lo studio per andare avanti nella vita”.
Gianluca a Daniele: “Ti do la mia passione per il calcio affinché tu possa divertirti e la mia capacità
di amicizia per conoscere tanti nuovi compagni”.
Sofia a Lorenzo: “Ti lascio la felicità per quando ti sentirai triste e la voglia di conoscere nuovi amici”.
Alla fine il docente chiederà agli
alunni come si sono sentiti e co-
sa hanno provano durante questa
esperienza, effettuando le opportune
riflessioni; sulle basi delle emozioni e
dei concetti espressi potrà indirizzare
gli alunni, ad esempio, a produrre
elaborati narrativi e poetici, grafico-
pittorici. Si offrirà una restituzione
anche ai genitori della classe pro-
ponendo una sintesi del percorso
(lo zaino della classe) e anch’essi, in
gruppo, lasceranno qualcosa nello
zaino della classe e dell’insegnante.
Nelle classi in cui l’esperienza è
stata effettuata, si sono osservate
l’espressione di sentimenti, di empa-
tia, la cooperazione fra tutti i membri
del gruppo-classe, così da creare un
clima sereno di reciproco rispetto, in
cui ognuno ha soddisfatto il proprio
bisogno sia di appartenenza che di
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