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ORIENTAMENTO E SCUOLA
I PASSAGGI CRITICI
COSTITUISCONO UNA
PERDITA IMPORTANTE
La scuola svolge un’importante
funzione nella scansione temporale
e nel succedersi delle età, definisce
competenze, e in un certo senso ri-
tualizza la crescita, ponendosi come
un regolatore esterno dello sviluppo.
Il passaggio dalla classe quinta della
scuola primaria alla classe prima della
scuola secondaria di primo grado rap-
presenta la fine di uno“stato”e l’inizio
di un altro: come ogni cambiamento,
questo periodo di transizione com-
porta incertezze, timori, dubbi, aspet-
tative e nuovi adattamenti sul piano
emotivo. A sua volta l’insegnante
deve affrontare il distacco da alunni
dei quali ha seguito in parte l’evolu-
zione e con i quali ha stabilito anche
una relazione affettiva; pertanto, al-
lievi e insegnanti vivono un’attesa di
abbandono reciproco (Pult, 1994).
Clotilde eMaurizio Pontecorvo (1986)
si sono occupati dei problemi relativi
all’acquisizione della conoscenza nei
contesti scolastici, rivolgendo parti-
colare attenzione proprio al periodo
sopra indicato. Gli autori hanno ri-
levato che il momento del distacco
dalla scuola primaria rappresenta un
periodo di ansia, ma la possibilità di
parlare e di sapere che anche gli altri
EMOZIONI
NELLO ZAINO
ORIENTARSI NEL VIAGGIO
DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Patrizia Montanaro, Tiziana Magro, Maria Montanaro
L’
utilizzo della
metafora dello zaino
è un mezzo
per comunicare con
gli alunni sul tema
della separazione
dal gruppo. Parlare
per metafora
è un modo efficace
di raccogliere
informazioni
difficili da ottenere,
soprattutto se un
gruppo
si presenta
particolarmente
rigido o difeso
compagni e gli adulti stessi vivono o
hanno vissuto simili difficoltà, facilita
l’elaborazione e la chiarificazione. I
risultati confermano quanto sia im-
portante nel passaggio ad un nuovo
ciclo educativo che l’insegnante dia
spazio, per contenere le ansie, ad
un’elaborazione della fine, promuo-
vendo una discussione nella quale sia
possibile esplicitare i vissuti. Molto
spesso, però, nelle situazioni scola-
stiche non c’è il tempo e lo spazio
mentale per riflettere sul significato
delle interazioni che hanno luogo.
Tutti i passaggi critici innescano
nell’individuo una perdita importante
legata alla fase che sta per chiudersi.
Questo problema richiede ad ogni
bambino, che effettua tale passaggio
dalla scuola primaria a quella secon-
daria di primo grado, la capacità “di
destrutturarsi e di ristrutturarsi”: il
cambiamento richiede quindi un’e-
laborazione interiore relativamente
complessa.
Non si può pensare ad una transi-
zione verso la scuola secondaria di
primo grado senza aver costruito in
precedenza, nel corso degli anni, un
“contesto di benessere” a scuola, co-
me condizione che serve a garantire
a docenti e allievi buoni requisiti per
svolgere il loro compito principale:
insegnare e apprendere. Il contesto
è l’insieme delle condizioni fisiche,
ambientali, relazionali all’interno del
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