QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
38
I PROFILI PER INTERPRE-
TARE I PROCESSI DI
SVILUPPO
Il modello di analisi dello svilup-
po per profili è sistemico, dinamico,
evolutivo; comprende sia le scale
quantitative dei livelli, per rilevare le
conoscenze e i risultati, sia le artico-
lazioni qualitative delle soglie, per
rappresentare la complessità e la va-
rietà dei processi; riconosce il valore
personale non nei singoli segmenti
ma nell’unitarietà e nell’identità del
soggetto che attiva la competenza.
Che cosa significa interpretare la
competenza per profili?
In primo luogo si tratta di distin-
guere e di specificare le diverse
componenti. Il modello che si pro-
pone si articola in:
I
fattori
che mobilitano la com-
petenza (Vedi Tab. 1): a) l’
azio-
ne
con gli indicatori di sviluppo
appena illustrati; b) la
situazione
che specifica il farsi della compe-
tenza come progressivo distan-
ziamento spaziale e temporale
dalla realtà personale del sog-
getto; c) il
problem solving
che
delinea le modalità di affrontare
e di risolvere i problemi;
I
processi di conoscenza
che
orientano la competenza (Vedi
Tab. 2):
PROFILO
1
2
3
4
5
COMPETENZA
ESORDIENTE
(iniziale)
PRATICANTE
(esercitativa)
STANDARD
(funzionale)
RILEVANTE
(avanzata)
ECCELLENTE
(esperta)
PROCESSO
COGNITIVO
COMPRENDERE
E RIPRODURRE
APPLICARE ED
ESERCITARE
UTILIZZARE E
TRASFERIRE
GIUSTIFICARE E
VALUTARE
GENERARE E
CREARE
METACOGNIZIONE
consapevolezza di saper
…
RICONOSCERE SVOLGERE
RISOLVERE INTERPRETARE PREVEDERE
REVISED BLOOM UNDERSTAND
APPLY
ANALYZE
EVALUATE
CREATE
Tabella 2:
I processi cognitivi nello sviluppo della competenza
a) i
processi cognitivi
interpretati se-
condo il modello formativo per
soglie di padronanza
6
e secondo
la rivisitazione della tassonomia
cognitiva di Bloom;
7
b) i
processi metacognitivi
intesi
come condizione fondamentale
per l’esistenza stessa della com-
petenza;
I
paradigmi
socio-relazionali
come garanzia
della competenza
di cittadinanza (Vedi Tab. 3):
a) l’
autonomia
per l’auto-proget-
tualità, come capacità di auto-
regolamentarsi entro i confini
sociali e comunitari;
b) la
responsabilità
per farsi carico
delle proprie scelte e delle pro-
prie decisioni, per rispondere a
se stessi e agli altri delle afferma-
zioni e dei risultati, degli effetti e
delle conseguenze del proprio
agire;
Le
dimensioni didattiche
per la
promozione competenza (Vedi
Tab. 4):
a) il ruolo del formatore, con il gra-
duale distacco da funzioni di
guida e il conseguente avvicen-
damento delle funzioni critiche;
b) i
mediatori didattici
, incremen-
tando la scala proposta da Da-
miano
8
(1989) con i mediatori
metaforici per stimolare la valen-
za innovativa dell’apprendimen-
to informale.
33