INFORMA
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DALLASCUOLA
ALLAVORO
TIROCINI DI QUALITÀ
Sonia Di Bernardo
I PIANI LOCALI GIOVANI
Negli anni 2007-2010 il Comune di
Udine ha ottenuto due !nanzia-
menti dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri – Dipartimento della
Gioventù per la sperimentazione
del Piano Locale Giovani. I Piani Lo-
cali Giovani hanno la !nalità di so-
stenere l’azione degli enti locali nel
campo delle politiche giovanili, raf-
forzandone i processi di innovazio-
ne. Si tratta di una metodologia e,
nel contempo, di uno strumento
operativo per disegnare e realizzare
interventi che tengano conto delle
risorse e delle peculiarità dei diversi
territori e rispondano e"ettivamen-
te ai bisogni locali; il PLG è dunque
uno strumento !nalizzato all’attua-
zione di politiche giovanili orientate
allo sviluppo locale nel suo com-
plesso e all’aumento della parteci-
pazione dei giovani ai processi deci-
sionali.
Il Ministero delle Politiche Giovanili
prima e della Gioventù poi hanno
accolto questa metodologia, chie-
dendo agli enti locali di attivare pro-
cessi partecipativi e azioni di parte-
nariato sui temi dell’accesso al lavo-
ro, al credito e alla casa, quali chiavi
di accesso per una maggiore auto-
nomia dei giovani.
Durante la prima annualità, il Comu-
ne di Udine si è concentrato su tre
azioni principali: aprire uno sportel-
lo di informazione orientativa al la-
voro presso l’Informagiovani, in col-
laborazione con il Centro di orienta-
mento della Regione e il Centro per
l’Impiego della Provincia di Udine;
attivare, con scopi educativi e non
di inserimento lavorativo, borse la-
voro estive per giovani in carico ai
servizi sociali, con l’obiettivo di con-
sentire un’esperienza positiva, lad-
dove fallimenti scolastici o di#coltà
familiari nel periodo dell’adolescen-
za potevano aver minato l’immagi-
ne di sé come “in grado di portare a
termine un impegno”; favorire, in!-
ne, la nascita di un nuovo soggetto
imprenditoriale con forze giovani
nel campo sociale, in collaborazione
con l’E.R.Di.S.U di Udine.
Nell’arco della prima annualità e nel
confronto con le altre città italiane
coinvolte nella sperimentazione dei
Piani Locali Giovani, si sono potuti
approfondire i temi del disorienta-
mento, della mancanza di compe-
tenze spendibili sul mercato del la-
voro da parte di certe fasce di giova-
ni, della necessità di essere suppor-
tati e guidati, oltre che di favorire
reali processi partecipativi e di cre-
scita.
In particolare, a livello nazionale si
è discusso spesso del tema della
“occupabilità” dei giovani, del gra-
do di aderenza alle richieste del
mercato, dell’esigenza di saperlo
interpretare per potersi inserire ef-
!cacemente in modo produttivo,
della di#coltà di attuare il passag-
gio dal mondo della scuola a quello
del lavoro in una situazione, quella