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SPAZIO APERTO
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re. Non esistono né ricette, né modi
che possano andare bene in assolu-
to. Il pensiero di molti studiosi in
materia può dare delle strade da se-
guire, ma è soprattutto dall’espe-
rienza quotidiana che si possono
trarre modalità educative da o!rire
ai "gli.
Nella relazione educativa ognuno
interviene con il proprio modo di
essere, di pensare, di leggere il
mondo e questo in#uenzerà ogni
metodo educativo che avrà comun-
que sempre bisogno di essere in-
terpretato.
E proprio perché la dimensione
sociale è così complessa e dinamica
che si deve tenere conto di alcuni
aspetti che, pur elementari e sem-
plici, possono essere utili ai genitori.
Mi riferisco in particolare alla neces-
sità di un confronto, di conoscere
altre esperienze educative, di ascol-
tare altri genitori, di sentirsi soste-
nuti e aiutati
nell’a!rontare quelle
preoccupazioni e incertezze che si
vivono quotidianamente nelle rela-
zioni familiari, accompagnando i
propri "gli nella crescita.
Questo confronto ra!orzerebbe il
pensiero che non esiste un unico
modello educativo, ma il riconosce-
re appieno di appartenere ad un
gruppo, quello genitoriale, e nel ri-
conoscersi in una cultura che neces-
sita di una capacità di cambiare for-
ma, di potersi ride"nire di fronte al
nuovo, di rendere reversibili e rinno-
vabili scelte e decisioni.
Inoltre la vita dei "gli è troppo
spesso legata al desiderio degli
adulti, mentre dovrebbe essere
maggiormente condivisa la visione
che i "gli hanno di loro stessi e in-
sieme a loro cercata una possibile e
percorribile strada, senza abban-
donarli a se stessi. Il genitore, come
l’educatore o il maestro, deve co-
noscere chi educa, altrimenti ri-
schia di attribuire ai "gli delle emo-
zioni o delle sensazioni che sono
solo sue. Quindi, per educare i "gli
la prima condizione è conoscerli.
Occorre capire i loro sentimenti e i
loro comportamenti, altrimenti gli
attribuiamo i nostri pregiudizi, che
sono frutto di una mancata cono-
scenza.
Se essere genitori oggi è un com-
pito complesso e se, a volte, l’ascol-
to dei problemi comuni facilita la
condivisione e aiuta nell’educazio-
ne dei "gli, bisogna riconoscere che
i genitori nella nostra società sono
soli. Difatti raramente sono a$an-
cati da sostegni di tipo materiale,
sociale, pedagogico, psicologico o
di un confronto con altri genitori
Giuseppe Santomaso,
acquatinta, 1983
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