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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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rali, rappresentazioni sociali) sia di
carattere situazionale (sviluppo eco-
nomico locale, opportunità formati-
ve, prospettive occupazionali). Nel
processo di scelta l’individuo non è
solo, ma può e deve essere suppor-
tato ad acquisire una maturità co-
gnitiva tale da poter a#rontare in
maniera saggia e consapevole le
potenziali esperienze di disorienta-
mento che i cambiamenti e le novi-
tà delle situazioni inevitabilmente
comportano. Tali esperienze, de!ni-
te situazioni di transizione, rappre-
sentano potenziali esperienze por-
tatrici di stress per i cambiamenti ri-
spetto al passato, ma sono anche
occasioni di attivazione personale,
importanti e preziose per la costru-
zione di progetti di carriera sociale e
professionale.
Tre sono i principali momenti di
transizione che richiedono un pro-
cesso di orientamento: le transizioni
connesse ai momenti decisionali
(momenti critici che segnano l’evo-
luzione della carriera scolastica e la-
vorativa), le transizioni connesse
all’impatto organizzativo (passaggi
fra cicli di studio, scuola-lavoro...) e
le transizioni legate ad una perdita
del ruolo per eventi non program-
mati (ad esempio la cassa integra-
zione), o per crisi soggettiva che
porta all’abbandono (uscita volon-
taria o coatta dalla condizione di
studente o lavoratore) (Guichard
et
al.
, 2003).
Nella transizione scuola-scuola lo
studente deve sviluppare determi-
nate competenze per ambientarsi
nel contesto in cui si inserisce, impa-
rando a decodi!carne le regole di
funzionamento, costruire rapporti
signi!cativi con coetanei, compagni
e studenti più grandi, gestire rela-
zioni asimmetriche con gli inse-
gnanti, valutare le proprie risorse ed
il proprio rendimento. Il passaggio è
facilitato dal fatto che avviene all’in-
terno della stessa organizzazione
sociale e nello svolgimento di uno
stesso ruolo, a di#erenza della tran-
sizione dalla scuola al mondo del
lavoro, che vede coinvolte caratteri-
stiche del ruolo non presenti in pre-
cedenza, e regole di#erenti. Infatti,
nella transizione scuola-lavoro l’in-
dividuo si trova di fronte ad eventi
signi!cativi: nella fase di prepara-
zione, prima dell’esperienza diretta,
elabora aspettative e desideri; nella
fase di incontro avviene l’impatto
vero e proprio, seguito dalla fase di
adattamento: dopo la novità è ne-
cessario interiorizzare i cambiamen-
ti legati alla nuova organizzazione;
in!ne c’è la stabilizzazione, con il
consolidamento dell’esperienza e la
costruzione dell’identità professio-
nale, risultato dei diversi ambiti di
socializzazione e di apprendimento,
formal
,
no formal
,
informal.
Le espe-
rienze di alternanza scuola-lavoro
possono costituire prime e parzial-
mente protette situazioni di impat-
to con il mondo produttivo, e pos-
sono quindi svolgere un ruolo anti-
cipatorio per un inserimento lavora-
tivo de!nitivo.
Le transizioni legate ad una perdi-
ta del ruolo sono rappresentate dai
casi di
drop out
scolastici e di uscita
dal mondo del lavoro. Spesso, infat-
ti, le situazioni di disagio scolastico
portano ad un’uscita dal percorso
formativo, e ad una conseguente e
necessaria attività di orientamento,
tesa alla ricostruzione di credibilità
con se stessi, al recupero di
self e#-
cacy
, e all’aumento di autostima.
Allo stesso modo, l’uscita dal mon-
do del lavoro, inevitabilmente, crea
problemi economici oltre che psico-
logici (cambiamento dei progetti
futuri e di status nella famiglia e nel-
le relazioni, cambiamento della rou-
tine e perdita di impegni struttura-
ti).
Ogni anno sono migliaia i lavora-
tori precocemente espulsi dal lavo-
ro (fra i quarantacinque ed i sessan-
tacinque anni) a cui non viene rico-
nosciuto il diritto alla pensione. Ri-
spetto a questo fenomeno di espul-
sione dall’attività lavorativa in cre-
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