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di orientamento, per offrire un ser-
vizio qualificato all’utenza, e mate-
riali, strutture e condizioni di as-
sessment specifici per poter inter-
venire in modo adeguato (Soresi &
Nota, 2000). È inoltre importante
non dimenticare che ogni processo
di scelta non può essere considera-
to
context
-
free
, libero cioè dalle in-
fluenze ed interferenze contestuali,
in quanto tutti i giudizi e le decisio-
ni dipendono anche dalla modalità
con cui le persone vedono e inter-
pretano la realtà in cui si trovano
ad agire (Nota, Mann, Soresi &
Friedman, 2002).
E’ importante, perciò, che le perso-
ne, affinché possano procedere con
adeguate operazioni di gestione
del compito decisionale, siano in
grado di individuare i propri limi-
ti e i propri punti deboli, anche al
fine di prevedere specifiche azioni
di potenziamento delle loro capa-
cità, che riconoscano le varie fasi
del processo decisionale e le strate-
gie alle quali possono fare riferi-
mento, che siano in grado di diffe-
renziare le diverse situazioni pro-
blemiche e di affrontarle una alla
volta, riconoscendo anche i senti-
menti e le emozioni che stanno
provando e riuscendo a controllare
quelli negativi, che posseggano
strategie di monitoraggio del pro-
prio operato anche in materia di
presa di decisioni, e che siano in
grado di sottolineare e valorizzare
i loro sforzi, abilità e successi. Ciò
che gli esperti di orientamento sco-
lastico-professionale non devono
dimenticare, dunque, è che molte
delle attività di orientamento che
vengono realizzate sono adeguate
ed efficaci solo per quelle persone
che manifestano consapevolezza e
coinvolgimento nello sviluppo
professionale, tenendo presente
che, sfortunatamente, molti indivi-
dui non si orientano verso il futuro
e raramente, o mai, pensano a co-
me le loro carriere potrebbero evol-
versi; quindi difficilmente questi
soggetti cercheranno l’aiuto dei
consulenti di orientamento o trar-
ranno benefici dagli eventuali in-
terventi che questi realizzano: il
potenziamento perciò di una pro-
spettiva temporale orientata verso
il futuro deve tener conto necessa-
riamente dello sviluppo cognitivo
raggiunto dalla persona; tenendo
presente che a età diverse degli
studenti adolescenti corrispondo-
no competenze diverse nel prende-
re decisioni, e che l’incremento del-
le capacità decisionali è graduale,
non improvviso, sembra che intor-
no ai 15-16 anni gli adolescenti di-
ventino significativamente più af-
fidabili e coerenti (Nota, Mann, So-
resi & Friedman, 2002).
La scelta scolastico – professionale
può essere, inoltre, influenzata an-
che da credenze stereotipate (cre-
denze irrazionali) nei confronti del
mondo del lavoro e del proprio fu-
turo lavorativo. Secondo Krum-
boltz (1981) queste idee stereotipa-
te sono legate a pregiudizi diffusi
nella nostra società, basati sul
“sentito dire” e, dunque, privi di
alcun fondamento scientifico. Chi
aderisce a questi pensieri ritiene,
ad esempio, che le donne abbiano
diverse e più varie motivazioni e
aspettative lavorative rispetto agli
uomini, che il sesso femminile deb-
ba avere minori caratteristiche di
L’INDECISIONE SCOLASTICO-PROFESSIONALE
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
32
Paolo Zanussi,
Venezia
,
1987, olio su compensato
1...,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19 21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,...84
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