no ottenuto l’autorizzazione a parte-
cipare alla ricerca mediante il con-
senso informato firmato dai rispetti-
vi genitori. Le classi coinvolte non
hanno mai partecipato ad interventi
di prevenzione del bullismo prima
del nostro progetto.
METODOLOGIA
Il progetto, della durata di sei mesi,
si fonda su un approccio ecologico
che propone programmi che coin-
volgono gli insegnanti, i genitori e
tutti gli alunni, non solo quelli desi-
gnati come bulli e vittime, e identi-
fica diversi livelli di intervento (Me-
nesini, 2003):
•
gruppo dei pari: il bullismo è un
fenomeno relazionale, ed un ruo-
lo fondamentale per modificare
la situazione spetta a tutti i mem-
bri coinvolti negli episodi di pre-
potenza (bulli, vittime e spettato-
ri). A tale scopo, sono previste at-
tività curricolari e trasversali alle
diverse discipline, condotte dagli
esperti e dagli insegnanti, per
diffondere la conoscenza del fe-
nomeno, educare all’affettività,
aumentare l’autostima, potenzia-
re l’empatia e le abilità prosociali
degli allievi delle singole classi;
•
relazione insegnanti-alunni: spes-
so nella scuola si verificano situa-
zioni di incomunicabilità tra do-
centi e studenti, perciò il progetto
prevede attività per potenziare le
capacità di ascolto attivo e di co-
municazione nel rapporto inse-
gnante/alunno;
•
cultura della scuola: una scuola
che programma un progetto anti-
bullismo dà subito l’immagine,
per chi la frequenta e vi lavora, di
un ambiente che non ammette la
prevaricazione;
•
rapporto con le famiglie: lo scopo
è quello di creare un clima di col-
laborazione scuola-famiglia, in
cui gli adulti di riferimento per i
giovani possano svolgere ciascu-
no il proprio ruolo educativo; a
tal proposito il progetto prevede
una serie di incontri forma-
tivi/informativi con i genitori,
per sensibilizzarli verso il proble-
ma e fornire strategie di fronteg-
giamento del bullismo.
Nello svolgimento delle attività so-
no stati effettuati incontri di gruppo
in circle time, sono stati forniti sti-
moli letterari, sono state program-
mate situazioni di apprendimento
cooperativo ed applicate tecniche
cognitivo-comportamentali (role-
playing, modeling, ecc.).
Le fasi del progetto sono le se-
guenti:
1.
Informazione: presentazione del
progetto e delle modalità di at-
tuazione ad insegnanti e genitori.
2.
Formazione: incontri in gruppi di
lavoro separati per genitori ed in-
segnanti sugli aspetti teorici, gli
indicatori comportamentali del
bullismo, gli stili comunicativi,
l’educazione socio-affettiva, ed il
rinforzo dell’autostima delle po-
tenziali vittime.
3.
Somministrazione di questionari
di pre-intervento: compilazione
dei questionari da parte degli stu-
denti, per rilevare i comportamen-
ti di prepotenza prima dell’inizio
dell’intervento di antibullismo.
4.
Incontri con gli esperti psicologi
in classe: quattro incontri per
ogni classe partecipante sui pro-
tagonisti del bullismo, le moda-
lità di coping del fenomeno, la co-
municazione efficace, l’educazio-
ne socio-affettiva ed il potenzia-
mento dell’autostima delle po-
tenziali vittime.
5.
Intervento curricolare in classe
condotto dagli insegnanti: prose-
guimento e consolidamento del
lavoro iniziato dagli esperti, me-
diante attività in orario scolastico,
a cadenza settimanale, della du-
rata di sei mesi.
6.
Verifica in itinere: partecipazione
a supervisioni con gli esperti psi-
cologi per monitorare l’andamen-
to dell’intervento.
7.
Verifica finale: ri-somministrazio-
ne del questionario al termine
dell’intervento agli alunni, agli
insegnanti e ai genitori.
8.
Restituzione: conclusione dell’in-
tervento con un incontro, per ge-
nitori, insegnanti ed alunni, in cui
si sono analizzati i risultati conse-
guiti.
9.
Divulgazione dei risultati: realiz-
zazione di un depliant informati-
vo sulle tematiche trattate nel
progetto.
STRUMENTI
In questo contesto si ritiene utile fo-
calizzare l’attenzione sul questiona-
rio somministrato agli alunni, ri-
spetto a quelli compilati da genitori
ed insegnanti.
Si ricorda che la valutazione del-
l’efficacia del progetto è stata effet-
tuata in due momenti: in itinere,
mediante incontri di supervisione
con gli esperti e alla fine dell’inter-
vento, attraverso i risultati del que-
stionario.
Prima dell’intervento le classi coin-
volte hanno compilato, in forma
anonima, un questionario di auto-
valutazione intitolato “La mia vita
a scuola” (Arora, 1994), al fine di ri-
levare il livello dei comportamenti
vessatori nell’immediato passato,
localizzato temporalmente nella
settimana antecedente la sommini-
Orientamento e scuola
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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