una prospettiva sistemica. In questi
ultimi anni sono stati messi a punto
serie di programmi volti a contra-
stare il fenomeno che prevedono
l’utilizzo di diverse tecniche, che
vanno dagli incontri di classe per
discutere le difficoltà o i problemi
personali vissuti, all’attivazione di
occasioni di apprendimento coope-
rativo e di attività positive comuni,
a incontri tra insegnanti, genitori e
alunni, a colloqui approfonditi con i
bulli e con le vittime, a colloqui con
i genitori degli studenti direttamen-
te coinvolti nel problema, a incenti-
vazione di forme di aiuto da parte
di ragazzi neutrali. È previsto anche
l’utilizzo di alcuni ausili, quali fil-
mati o opere letterarie che trattano
il problema, per potenziare la con-
sapevolezza e la comprensione del-
la gravità del fenomeno. Un’attività
complementare è costituita dal role-
playing e da rappresentazioni tea-
trali; in generale, la drammatizza-
zione costituisce un efficace tramite
per permettere a bambini e ragazzi
di sviluppare una maggiore empa-
tia e consapevolezza degli altri, di
familiarizzare con situazioni criti-
che e di appropriarsi di nuovi re-
pertori comportamentali.
In letteratura sono stati individuati
tre livelli di intervento nei progetti
antibullismo (Menesini, 2000): 1) a
livello di scuola; 2) a livello di grup-
po-classe; 3) a livello individuale
(Tab.1).
IL PROGETTO
Il progetto di ricerca-intervento
“Scherzi o Prepotenze?” si pone i
seguenti obiettivi:
•
sensibilizzare la famiglia e la
scuola verso il fenomeno del bul-
lismo;
•
creare una cultura familiare e/o
scolastica fondata sul riconosci-
mento e l’accettazione dell’altro e
sulla condivisione di valori socia-
li quali la legalità e la solidarietà;
•
prevenire i fenomeni di asocia-
lità e di comportamenti poten-
zialmente etichettabili come de-
vianti;
•
stimolare la collaborazione scuo-
la-famiglia nell’affrontare il feno-
meno;
•
mostrare e far apprendere strate-
gie e strumenti di intervento per
ridurre le prepotenze e le manife-
stazioni del bullismo in ambito
scolastico.
Il campione della nostra ricerca-in-
tervento è costituito da 195 studenti
(Tab. 2), appartenenti a otto classi di
scuole secondarie di primo grado
(classi prime e seconde) delle pro-
vince di Padova e Vicenza, di età
compresa tra gli undici e i quattordi-
ci anni (età media ± DS = 12,1 ± 1,9
anni). Tutti i soggetti coinvolti han-
SCHERZI O PREPOTENZE?
8
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
32
A livello di scuola
A livello di gruppo-classe
A livello individuale
➭
Elaborazione di una politica
scolastica contro le prepotenze:
obiettivi o linee guida da perse-
guire all’interno della program-
mazione (Sharp e Smith, 1994).
➭
Approccio curricolare: contenu-
ti educativi trasmessi nel corso
della lezione attraverso le varie
discipline di studio.
➭
Potenziamento delle abilità so-
ciali: curricoli basati sull’empa-
tia e sulla comunicazione emo-
tiva.
➭
Promozione della cooperazione:
attività di apprendimento coo-
perativo, di educazione e sup-
porto tra pari (es. operatore
amico, mediazione tra pari).
➭
Approccio morale: costruzione
di un’etica scolastica contro le
prepotenze e sua interiorizza-
zione da parte dei ragazzi.
➭
Approccio legale: conoscenza e
condivisione di regole da ri-
spettare.
➭
Approccio umanistico: com-
prensione empatica del bullo da
parte dell’adulto e supporto al-
le vittime.
Tab. 1:
Livelli di intervento nei progetti antibullismo
Tab. 2:
Composizione del campione
Soggetti
Maschi
Femmine
Età media ± D.S. (anni)
195
103 (52,8%)
92 (47,2%)
12,1
±
1,9