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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
ORIENTAMENTO E SCUOLA
sé un incremento delle capacità,
della sensibilità e dell’abilità del-
la persona. Ciascuno sceglie un
modo di essere con un altro, fa-
vorendo alcuni modi di parlare e
alcuni valori, paure, entusiasmi e
così via. Il bambino impara con
suo padre come giocare a palla
allo stesso modo in cui il padre
impara col figlio un modo per
farlo divertire e regalargli piace-
re. All’esterno dei circoli relazio-
nali c’è ben poco che chiamerem-
mo conoscenza.
Ora invece accorgiamoci di un
altro fatto: l’insegnante arriva in
classe con una matrice di relazio-
ni simili, oltre a quelle con gli
altri insegnanti e colleghi. È im-
mersa o immerso in molteplici
circoli di connessioni e ognuna di
queste relazioni le/gli lascia in
eredità la sua parte di potenzia-
lità. Studente e insegnante allora
si incontrano immersi entrambi
in una varietà di relazioni e dota-
ti di diversi valori, intenzioni,
capacità e abilità. In questo senso,
l’incontro studente/insegnante
risulta una relazione tra relazio-
ni, ed è all’interno di questa in-
tersezione che l’educazione, in
senso formale, ha inizio.
Ritornando quindi agli scopi del-
l’educazione, possiamo dire che
la sfida dell’insegnante è quella
di relazionarsi, partendo dalla
sua rete di esperienze e relazioni,
con i suoi studenti in modo da
coinvolgerli in attività tali da ren-
derli in grado, in ultimo, di
espandere il raggio delle relazio-
ni a cui partecipare con successo.
Questa sfida ha notevoli implica-
zioni per la pedagogia, la decisio-
ne dei programmi, l’educazione
politica, la formazione degli inse-
gnanti etc., così che questo artico-
lo può solo aprire una discussio-
ne più larga. Per prima cosa vor-
rei focalizzarmi su quei metodi
che possono meglio favorire il
raggiungimento degli obiettivi
dell’educazione, così come intesi
sopra. Tutte le relazioni, in un
certo senso, sono educative. Tut-
tavia questa educazione può es-
sere più o meno aperta, può cioè
applicarsi poco alla realtà oppure
aprire molte nuove possibilità.
Quali forme di educazione, allo-
ra, hanno un importante valore
trasformativo?
Prima di esplorare questi concetti è
però cruciale allargare la nostra
visione dei circoli relazionali. Gli
insegnanti sono in una posizione
centrale per riconoscere che qua-
lunque cosa emerga dalla relazione
con gli studenti dipenderà dal
vasto mare di relazioni di cui fanno
parte: studenti e insegnanti non
vivono nel vuoto. Quello che otter-
ranno insieme dipenderà, e do-
vrebbe dipendere, dalle loro rela-
zioni.
Si consideri, prima di questo, che
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Anzil,
Aulo,
olio su tela, 1945.
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