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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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La funzione conativa delle emo-
zioni viene attribuita soprattutto
al loro aspetto edonistico, per
cui l’influenza della piacevolez-
za sul comportamento ha un ef-
fetto di attrazione, mentre le
emozioni spiacevoli attivano un
comportamento di rigetto. Que-
sta influenza delle emozioni ci
aiuta a spiegare il manifestarsi
del RIFIUTO.
L’aspetto edonistico non è l’uni-
ca dimensione delle emozioni
che si registra nell’analisi delle
reazioni soggettive, tuttavia que-
sto influisce anche su tutte le al-
tre funzioni delle reazioni emoti-
ve, tra le quali, dal punto di vista
della consulenza scolastica, ri-
sulta particolarmente interessan-
te la dimensione conativa, cioè
dell’attivazione.
Tale dimensione delle emozioni,
ovvero l’attivazione o l’adegua-
mento, può essere metaforica-
mente equiparata al movimento,
dunque alla vita stessa. È su di
essa che si fonda l’intera attività
fisica umana.
LE REAZIONI PSICO-ADATTIVE
E IL RIFIUTO
Il concetto di espressione ade-
guata delle emozioni, soprattut-
to della rabbia nelle ragazze e
di paura nei ragazzi, è social-
mente determinata; ne conse-
gue un’intensificazione dell’atti-
vazione dell’espressione di rab-
bia sotto forma di aggressività.
L’aggressività può essere tollera-
ta nella scuola, tuttavia nella
maggior parte dei casi gli indivi-
dui aggressivi vengono esclusi
dalla scuola. Perciò tutti coloro
che devono rimanere in un am-
biente non tollerante si trovano
costretti a sublimare l’espressio-
ne delle proprie emozioni. In
questi individui il rapporto che
essi hanno nei confronti delle
proprie emozioni conduce ad
un rifiuto.
Si può dunque concludere che il
rifiuto da parte dell’assistito è un
fenomeno che costituisce una
reazione conativa nei confronti
l'orientamento scolastico
degli
studenti che, avendo scelto dopo
la scuola media inferiore gli stu-
di liceali, non sanno ancora qua-
le corso di studi universitario in-
traprendere.
Il conseguimento della maturità
liceale consente allo studente di
iscriversi a qualsiasi facoltà, tut-
tavia per accedere ad un quarto
di tutti i corsi universitari (ai qua-
li desiderano iscriversi ben due
terzi di tutti i maturandi), a causa
del «numero chiuso», è necessa-
rio conseguire, al terzo ed al
quarto anno di liceo ed all'esa-
me di maturità, i voti migliori.
Inoltre nel caso delle Accademie
d'arte ed in alcuni altri casi, lo
studente dovrà anche sostenere
un esame di ammissione.
I problemi connessi con l'orien-
tamento scolastico
sono i se-
guenti:
• il profitto degli studenti sloveni
è mediamente basso (tra il 25 e
il 60%). Ben pochi concludono
gli studi medi superiori nei
tempi prestabiliti. Inoltre molti
ragazzi dopo il primo anno
cambiano indirizzo di studi;
• l’operatore non riesce a segui-
re per quattro anni in maniera
continuativa lo studente nella
conoscenza di se stesso, del-
l’ambiente sociale e nell’ac-
quisizione degli strumenti per
meglio scegliere l’ulteriore per-
corso educativo e successiva-
mente la professione;
• l’operatore della scuola media
superiore è l’ultima occasione
che lo studente ha per impara-
re come trovare lavoro, presen-
tare domanda di impiego e for-
mulare un curriculum vitae.
Nelle facoltà tale insegnamen-
to non è previsto;
• durante la loro formazione gli
operatori non apprendono nul-
la (i pedagogisti) o molto poco
(gli psicologi) sulla program-
mazione, attuazione e valuta-
zione dell’orientamento scola-
stico e professionale;
• l’Agenzia dell’impiego che un
di se stesso, dell’operatore, della
scuola e del lavoro, vale a dire
nei confronti del mondo e della
propria vita futura.
L’ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
E PROFESSIONALE
Tatjana Azˇman
(pedagogista e sociologa)
Servizio di consulenza scolastico
Liceo di Vicˇ, Trzˇasˇka cesta 72,
Lubiana
INTRODUZIONE
In Slovenia presso ciascuna
scuola media superiore (dai
quattordici ai diciotto anni di
età) opera un servizio di consu-
lenza svolto solitamente da un
unico operatore (psicologo, pe-
dagogista, assistente sociale,
esperto di handicap o socio-pe-
dagogista). Il suo lavoro risulta
molto vario e dipende dalle esi-
genze degli studenti, degli inse-
gnanti e delle famiglie: quando si
rivolge ai ragazzi delle scuole
medie inferiori, il suo compito è
quello di informarli sulle caratte-
ristiche della scuola e sulle mo-
dalità d'iscrizione; mentre quan-
do si rivolge agli studenti delle
superiori, provvede ad informarli
in merito agli sbocchi professio-
nali oppure all'ulteriore percorso
formativo. Inoltre si occupa sia
dei “talenti” che dei ragazzi più
problematici, insegna ai ragazzi i
metodi di apprendimento più ef-
ficaci, segue ed analizza il loro
profitto scolastico, assiste i ra-
gazzi che si occupano di volon-
tariato, si preoccupa dei rapporti
interpersonali all'interno della
scuola, tiene seminari per docen-
ti e genitori su argomenti vari e
collabora nell'introduzione di in-
novazioni nel programma didat-
tico.
Una delle mansioni principali
dell'operatore è naturalmente