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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Se la risposta emotiva dell’indivi-
duo ad una determinata situazione
esistenziale derivante dall’ambien-
te è una reazione non riflessiva del-
la coscienza (J. P. Sartre, 39), si dirà
che tale reazione è egosintonica,
mentre il riflesso cosciente ad un’e-
sperienza inaccettabile viene defi-
nito come reazione egodistonica
dell’individuo. Vale a dire che la
reazione emotiva ego-distonica
viene considerata come una tipolo-
gia particolare di reazione emotiva
secondaria che in seguito al nostro
rapporto rispetto alle emozioni ma-
schera la reazione emotiva prima-
ria dell’ego. In questo modo la rea-
zione primaria ci appare logica ed
accettabile. Il processo viene defi-
nito reazione meta-emotiva.
In considerazione dell’atteggia-
mento assunto dalla nostra cultura
nei confronti delle emozioni, pos-
siamo ben comprendere l’insoddi-
sfazione di alcuni individui rispetto
a determinate emozioni o alle
emozioni in genere quale reazione
metaemotiva ad un contesto emoti-
vo primario, vale a dire rabbia,
apatia, paura, ansia, preoccupazio-
ne, sospetto, vergogna, frustrazione
o noia. Tale diffusa tendenza può
influire anche sul rifiuto quale rea-
zione alla paura e ad altre sensa-
zioni spiacevoli che i ragazzi ed
anche gli adulti sperimentano co-
me emozioni autentiche, ma sgra-
devoli. Spesso il rifiuto si manifesta
anche sotto forma di sensazioni
spiacevoli derivanti dal corpo (sete,
fame, freddo, prurito). Attraverso le
loro tre dimensioni fondamentali, i
processi psichici uniti alle reazioni
emotive ci forniscono una risposta
al fenomeno del rifiuto che nell’at-
tività di consulenza e orientamento
costituisce un ostacolo che impedi-
sce a molti ragazzi di intraprendere
il percorso più promettente.
LE DIMENSIONI
FONDAMENTALI
DELLE EMOZIONI
Secondo un approccio scientifi-
co a carattere più edonistico po-
tremmo suddividere le emozioni,
nonostante il prevalere dell’opi-
nione che esse siano soltanto po-
sitive o negative, in piacevoli e
spiacevoli in base ad una scala
di utilità rapportata al nostro
comportamento adattivo.
Piacevolezza e spiacevolezza
so-
no due elementi determinanti dei
processi emotivi in tutta la loro fe-
nomenologia. Naturalmente im-
plicano una vasta gamma di in-
tensità e sfumature che rappresen-
tano l’espressione dell’ambiente
psicologico ovvero dell’intero
contesto del loro manifestarsi. In
seguito a tale interdipendenza dal
contesto, la dimensione edonisti-
ca assume consapevolezza sol-
tanto in rapporto alle altre espe-
rienze ed attraverso il proprio in-
flusso su di esse.
La dimensione cognitiva delle
emozioni
determina la reazione
emotiva di ciascun individuo nel-
la medesima situazione esisten-
ziale, reazione che, in base al
modello sopra illustrato, dipende
dai processi cognitivi e dalle con-
clusioni su di sé, sulle circostan-
ze in cui ci si trova ovvero sul si-
gnificato della situazione quale
stimolo e sull’importanza della
situazione per l’individuo. Non
appena la persona riconosce il si-
gnificato della situazione ne va-
luta anche i possibili esiti e con-
stata se i suoi desideri sono stru-
mentali o frustranti. Se giudica
che la situazione non sia minac-
ciosa, ma attraente, sviluppa una
reazione emotiva piacevole e at-
traverso il proprio comportamen-
to si adegua. Se invece giudica
che tale situazione possa essere
minacciosa, si confronta con essa
in base all’immagine che ha di sé
e valuta la sua accettabilità. Se
reputa la situazione accettabile,
sviluppa un sentimento di rabbia
o di frustrazione e si appresta a
superare aggressivamente gli
ostacoli che aveva valutato come
minacciosi. Se invece reputa che
la situazione sia inaccettabile,
passa subito a valutare l’inelutta-
bilità di tale situazione. Se l’indi-
viduo conclude di non poter evi-
tare o fuggire da quella situazio-
ne, reagirà con tristezza o terrore
e metterà in atto un comporta-
mento passivo oppure in caso
contrario reagirà con panico o
paura e attiverà un comporta-
mento di fuga. Tutte le reazioni
comportamentali saranno dun-
que diverse in dipendenza dell’e-
laborazione cognitiva dell’indivi-
duo, come risulta dallo schema
seguente.
SITUAZIONE ESISTENZIALE
(SIGNIFICATO)
- SITUAZIONE MINACCIOSA
+ SITUAZIONE ATTRAENTE
(VALORE DEL SIGNIFICATO)
LA SITUAZIONE E’ ACCETTABILE
LA SITUAZIONE NON E’ ACCETTABILE
LA SITUAZIONE PUO’ ESSERE EVITATA
LA SITUAZIONE NON PUO’ ESSERE EVITATA
RABBIA
PAURA
TRISTEZZA
FELICITA’
AGGRESSIVITA’
FUGA
PASSIVITA’
ADESIONE
(RIFIUTO)